Blocco alla circolazione, pausa per le elezioni. Da marzo le domeniche ecologiche

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Marco Imbimbo – Prima le elezioni, poi ci saranno le domeniche ecologiche. Il tavolo tecnico convocato a piazza del Popolo per contrastare l’inquinamento ha sciolto le riserve. Il blocco alla circolazione di 30 giorni per le auto più inquinanti viene riposto in un cassetto grazie anche alle attuale condizioni meteorologiche che stanno ripulendo l’aria, ma a marzo ci saranno 4 domeniche cosiddette ecologiche. Il tutto così come prevede il protocollo anti-inquinamento sottoscritto insieme ai sindaci dei comuni limitrofi.

«L’accordo – ricorda l’assessore all’Ambiente, Augusto Penna – prevede che al superamento di 5 sforamenti consecutivi, ci siano le domeniche ecologiche e queste verranno attuate. Inoltre è stata predisposta una bozza di ordinanza che prevedeva il divieto alla circolazione per i veicoli più inquinanti, ma resta in stand-by». Nel momento in cui le condizioni atmosferiche dovessero aggravarsi, da piazza del Popolo partirà l’ordinanza dei 30 giorni. «Abbiamo comunque inserito dei correttivi, rispetto a quella originaria – sottolinea Penna – in modo che gli orari siano più elastici per consentire il disbrigo delle faccende mattutine, gli spostamenti casa-lavoro o verso le scuole. Vengono, invece, confermati gli altri provvedimenti come il divieto di abbruciamento e di tenere accesi i motori degli autobus». Inizialmente, l’eventuale blocco alla circolazione per 30 giorni, prevede due fasce orarie, 8-14 e 16-20. La nuova bozza invece li ha modificati in 9-13 e 16-19. «L’ordinanza è pronta – sottolinea Penna. Fortunatamente il clima è cambiato, il vento e la pioggia hanno fatto sì che ci fosse un miglioramento nella qualità dell’aria, ma qualora si dovessero verificare altri sforamenti sarà necessaria emetterla». Il protocollo anti-inquinamento prevede che al 15 sforamento di Pm10 scatteranno i 30 giorni di stop alle auto più inquinanti.

Per il momento, però, ci saranno le domeniche ecologiche nel mese di marzo, subito dopo le elezioni. Intanto sullo sfondo restano i tanti sforamenti registrati nel 2017, ben oltre il tetto massimo dei 35 annuali. Un episodio che, in passato, ha già portato il sindaco Foti a ricevere un avviso di garanzia. «Né io né l’amministrazione in generale siamo preoccupati rispetto a questa eventualità – sottolinea Penna. Lo scorso anno abbiamo fatto le domeniche ecologiche e altre iniziative, anche se alcune non hanno trovato applicazione per vari motivi. Inoltre la condizione dei superamenti dei limiti previsti dalla legge non riguarda solo Avellino, ma tante altre città, soprattutto quelle che non stanno lungo le coste e quindi c’è meno ricambio d’aria».

 

 

 

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