Blitz della Guardia di Finanza, l’Avellino fa chiarezza

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La perquisizione operata questa mattina dalla Guardia di Finanza presso la sede sociale di Monteforte Irpino ha creato un certo allarmismo tra i tifosi dell’Avellino che la stessa società ha inteso rassicurare con una versione ufficiale dei fatti. L’inchiesta della Procura della Repubblica di Avellino avanza ma non pregiudica affatto l’esito del  ricorso inoltrato al Collegio di Garanzia del CONI contro la bocciatura federale.

“L’U.S. Avellino rende noto che nella mattinata di oggi personale della Guardia di Finanza di Avellino, nell’ambito di attività di routine legate a indagine già in atto, ha compiuto un accesso presso la sede sociale finalizzato ad acquisire documentazione in merito alla quale proprio stamane si è proceduto alla conciliazione tributaria con l’Agenzia delle Entrate di Avellino” si legge nel comunicato diramato dalla società di Walter Taccone che dunque ha patteggiato con il fisco secondo il piano di rientro già annunciato un paio di mesi fa.

“Quanto alle notizie diffuse da alcuni organi di informazione relativamente ad indagini presso la Covisoc collegate all’U.S. Avellino – precisa la nota – la società precisa che in relazione a tale vicenda, diversamente da quanto impropriamente pubblicato, le verifiche in atto presso gli organi federali non riguardano le fideiussioni presentate per l’iscrizione al campionato su cui si attende, con rinnovata fiducia, il responso del Collegio di Garanzia del Coni all’esito della discussione del ricorso prevista per il prossimo 31 luglio”.