Bisaccia, Santoro e Moricola: “A Sibilia si chiede di fare di più”

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Bisaccia – “Il Consiglio Provinciale in trasferta a Bisaccia: va bene la solidarietà, ma alla politica e alla Provincia si chiede di più”. Così i consiglieri provinciali del Centrosinistra Alternativo, Amalio Santoro e Giuseppe Moricola, commentano l’incontro di stamane a Bisaccia, teatro della protesta contro la chiusura dell’ospedale Di Guglielmo.
“Scontato l’obbligo della solidarietà alle popolazioni e alle istituzioni locali in lotta per il mantenimento dei presidi ospedalieri di Bisaccia e S. Angelo – scrivono – per il Centrosinistra Alternativo, l’incontro con la massima istituzione provinciale poteva e doveva risolversi in un impegno ancora più forte e chiaro del Presidente Sibilia e della sua maggioranza per i cittadini in lotta a difesa di un sacrosanto diritto, come quello alla salute.
Assai deludente e schiacciato sull’idea dell’ineluttabilità del piano dei tagli previsti, è stato l’intervento del Vice Presidente della Giunta Regionale, l’irpino Giuseppe De Mita, il quale vanamente, e tra l’aperta contestazione dei presenti, ha cercato di ‘indorare la pillola’ rinviando alla successiva razionalizzazione dei presidi sanitari provinciali, da parte di Florio, il quale, però, ha più volte affermato che si limiterà a fare ciò che le scelte politiche gli impongono. A questo punto ci si poteva e ci si doveva aspettare che il Presidente Sibilia, svolgesse fino il fondo il suo ruolo istituzionale di massimo rappresentante istituzionale dell’Irpinia, schierandosi con chiarezza e fermezza a favore della vertenza lanciata dall’Alta Irpinia. Così non è stato e Sibilia ha perso una occasione per declinare nei fatti l’autonomia che gli conferisce la sua carica di Presidente Provinciale. Legittima e inevitabile la insoddisfazione della folta platea presente all’incontro”.

Per Santoro e Moricola, insomma, quella di oggi è stata “… l’ennesima dimostrazione che la politica a livello provinciale stenta a trovare la giusta sintonia con i problemi della nostra provincia, soprattutto per la sua debolezza nel rappresentarli e sostenerli presso le istanze istituzionali del governo regionale e centrale. Per questo motivo, disvelata la superiorità delle appartenenze politiche rispetto a quelle territoriali, ancora più importante è la mobilitazione dal basso delle popolazioni locali e delle forze di opposizione, soprattutto nell’immediato per la riuscita della manifestazione del 12 ottobre a Napoli. Sarebbe un buon segnale di ravvedimento se anche l’Ente Provincia contribuisse alla sua riuscita, non soltanto con dichiarazioni più forti e chiare di quelle ascoltate a Bisaccia, ma anche mettendo a disposizione degli organizzatori le somme necessarie per portare a Napoli tanta gente irpina impegnata difendere le ragioni del proprio territorio contro il napolicentrismo del centrodestra, praticato in modo anche più veemente e liquidatorio per le nostre terre di quello conosciuto al tempo di Bassolino”. Intanto una curiosità: un gruppo di cittadini di Sant’Angelo dei Lombardi ha inviato una missiva a oltre 200 giornalisti di stampa estera per far amplificare il dramma sanità che si vive in Irpinia.

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