Il viaggio della speranza per una ventina di profughi (presumibilmente centrafricani) si è interrotto stanotte a Bisaccia, in provincia di Avellino, dove il gruppo di disperati sarebbe stato fatto scendere da un pullman nei pressi del casello di Lacedonia in balia della sorte.
Erano le ore 1 quando i profughi – a quanto risulta arrivati dal porto di Napoli su un bus – sono stati fatti ‘sbarcare’ sul suolo irpino, tra la confusione e l’incertezza generale.
La loro meta sarebbe stata una struttura privata di Bisaccia deputata all’accoglienza che dista circa 6 chilometri dall’autostrada A/16.
Secondo quanto appreso, risultano sconosciute le persone che avrebbero accompagnato i profughi in Irpinia, così come ignota sarebbe l’identità degli stessi disperati che una volta giunti al casello autostradale si sarebbero dispersi, dileguati, chi a piedi lungo l’arteria stradale e chi nel vano tentativo di raggiungere il primo centro abitato vicino.
Qualcuno tra mille difficoltà è riuscito a raggiungere un bar di Bisaccia: solo così è stato possibile allertare i carabinieri che sono prontamente giunti sul posto.
I poveri immigrati si sono così sparpagliati: qualcuno aveva guadagnato la via della fuga già prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, altri invece, accompagnati presso la struttura privata, hanno successivamente abbandonato la stessa.
Risultato? I profughi sono ora in giro per la provincia, senza una meta, senza un nome. Nelle ultime ore, sei di questo sarebbero stati avvistati nel territorio comunale di Vallata.
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Il sindaco di Bisaccia, Marcello Arminio, stamane si è recato prontamente in Prefettura per un summit col referente di Governo Carlo Sessa.
Al Prefetto Arminio ha detto: “Bisaccia ha già dato il suo contributo, con un centro Sprar che segue 30 ragazzi a trecentosessanta gradi, dando loro piena assistenza sociale”.