In Italia quello dei birrifici artigianali è un mercato in forte espansione. E, di pari passo, cresce il consumo di birra. Con un balzo record del 6%, gli acquisti di birra hanno infatti fatto registrare il maggiore incremento nella spesa degli italiani in bevande alcoliche nel 2015.
Un fenomeno trainato dalle nuove offerte di birre artigianali “made in Italy” che, dal Nord al Sud della Penisola, stano rivoluzionando il mercato. Un quadro che, come sottolinea la Coldiretti in una recente analisi, evidenzia un aumento repentino dei microbirrifici artigianali che, mentre dieci anni fa erano poco più di una trentina, ora sono circa un migliaio per una produzione stimata in 45 milioni di litri.
La produzione artigianale di birra “made in Italy” si presenta molto diversificata con diversi esempi a livello innovativo: a partire dalla birra aromatizzata alla canapa a quella pugliese al carciofo, fino ad arrivare a quella alle visciole, al radicchio rosso tardivo Igp o al riso.
Sono numerose anche le iniziative progettuali agricole che si basano sull’impiego dell’orzo aziendale in un contesto produttivo a ciclo chiuso garantito dallo stesso agricoltore. Un’offerta appetibile per gli oltre 30 milioni di appassionati consumatori di birra presenti nel Belpaese per un consumo procapite annuo di circa 29 litri, con ampie possibilità di crescita rispetto a Paesi grandi consumatori come Repubblica Ceca, Austria, Germania, Irlanda o Spagna.
I dati relativi alle esportazioni sono ugualmente rincuoranti, con le esportazioni che si sono triplicate negli ultimi dieci anni. Oltre a contribuire all’economia nazionale, la birra artigianale rappresenta anche una forte spinta all’occupazione soprattutto nella fascia d’età under 35, quella più attiva nel settore e dalle idee più innovative.
A sostenere la produzione italiana di birra ci sono le coltivazioni nazionale di orzo con una produzione di circa 860.000 tonnellate nell’arco del 2014 su una superficie complessiva di circa 226.000 ettari. Per quanto concerne la produzione di birra, infine, la filiera cerealicola unitamente al Ministero delle Politiche Agricole ipotizzano un impegno annuo di granella di orzo pari a circa 90.000 tonnellate.