VIDEO/Biogem colma il gap italiano nella medicina personalizzata contro il cancro

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Negli Stati Uniti ed in altri luoghi del mondo già da 10 anni i malati oncologici ricevono terapie farmacologiche mirate e personalizzate. Il professore Antonio Iavarone, vicedirettore del Sylvester Comprehensive Cancer Center dell’Università di Miami, collegato in video conferenza da Benevento in quanto bloccato dal Covid, lo ha spiega in maniera diretta nel corso della conferenza stampa presso l’Istituto di Ricerca Biogem ad Ariano Irpino.

“Quello compiuto da Biogem – dice – è un primo passo, tardivo, ma essenziale per superare le terapie standard e dare ad ogni paziente malato di cancro la terapia più adatta”.

L’Istituto si è attrezzato per dare, contestualmente ed in tempi celeri, due tipi di risposte: il sequenziamento genetico per una puntuale diagnosi genetica del cancro nel singolo paziente e delle sue mutazioni e la possibilità di generare organoidi derivati dal tessuto bioptico del paziente (una sorta di avatar), sui quali realizzare lo screening farmacologico e quindi comprendere la risposta del farmaco.

“In questo modo – ha aggiunto Michele Caraglia, Direttore del Laboratorio di Oncologia Molecolare e di Precisione di Biogem – oltre a velocizzare le cure si limitano i pesanti effetti collaterali sul paziente e si riduce anche il peso economico sul Servizio Sanitario Nazionale.

“Biogem – ha spiegato il Presidente dell’Istituto, Ortensio Zecchino – si focalizza sulla ricerca traslazionale, ossia quella immediatamente utile, in questo caso, grazie al professore Iavarone che ci ha supportati, possiamo rendere un servizio ai pazienti oncologici.

Interviste
Michele Caraglia – Dirigente Laboratorio Oncologia Molecolare e di Precisione Biogem
Ortensio Zecchino -terapie cancro Presidente Istituto di Ricerca Biogem