Bilancio, tra revisori e diffida prefettizia, Ciampi ha deciso: si comincia dal pre-dissesto

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Marco Imbimbo – Via libera al Consuntivo 2017 e strada spianata verso la dichiarazione di pre-dissesto finanziario dell’ente di Piazza del Popolo. L’iter che porterà il Rendiconto in Aula è ormai stato avviato. Oggi i revisori dei conti hanno dato parere favorevole al documento contabile redatto dal commissario Mario Tommasino, inviato dalla Prefettura a causa dei ritardi registrati a Piazza del Popolo.

Il collegio dei revisori, nelle sue considerazioni, invita l’ente ad aggiornare il regolamento di contabilità, in modo da regolamentare le modalità di valutazione ed accantonamento dei fondi. Inoltre viene posto l’accento sul ripiano del disavanzo confermando la cifra di oltre 35 milioni di euro.

“Il disavanzo di amministrazione di euro 35.716.157,11 – si legge nella relazione – deve essere confrontato con quello derivante dal riaccertamento straordinario atteso al 31/12/2017, pari ad euro 19.532.940,48 risultante dall’importo deliberato con Delibera di Consiglio Comunale n.82 del 42/07/2015 di euro 21.703.267,20 al netto delle quote ripianate negli anni 2015-2016-2017 per euro 2.170.326,72. Pertanto, residua da ripianare l’importo di euro 16.183.216,63 così come previsto dall’art. 188 del Tuel, come riportato nella nota integrativa al consuntivo 2017”.

Intanto,  da Palazzo di Governo, è arrivata la diffida ad approvare il bilancio entro 20 giorni, di fatto “obbligando” l’amministrazione ad avviare il percorso per portare in Aula il documento contabile. Dopo il via libera da parte dei revisori dei conti, toccherà alla commissione “Bilancio” esaminare il documento contabile e, successivamente sarà la volta del Consiglio Comunale che, a conti fatti, dovrebbe tenersi nella tra fine ottobre e inizio novembre.

L’amministrazione comunale e, soprattutto, il sindaco Ciampi, però, hanno già emesso la loro sentenza: dichiarazione di pre-dissesto finanziario per l’ente di Piazza del Popolo. La conferma arriva dalla relazione di inizio mandato, quinquennio 2018-2023, del primo cittadino. Il documento di oltre 30 pagine contiene una fotografia dello stato economico dell’ente, tra entrate, uscite, rapporto con le partecipate e le controllate. E le sue conclusioni non lasciano scampo:

“Verificata la situazione finanziaria e patrimoniale dell’Ente anche alla luce delle risultanze dello schema di rendiconto 2017 approvato dal Commissario in data 28/09/2017 con delibera n.1 rettificata con delibera n. 2 del 10/10/2018 e rilevata quindi, la presenza di squilibri strutturali in grado di provocarne  il dissesto finanziario e non superabili con le misure di cui all’art. 193 e 194 del D.Lgs 267/2000 ove ne sussistano i presupposti, si procederà ad attivare la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale”.

Viene confermata, dunque, l’impossibilità di arrivare a una salvaguardia degli equilibri di bilancio (art.193) nè l’attuale situazione economica è superabile con il riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio (art.194). Si tenterà, inizialmente, la strada del riequilibrio finanziario pluriennale (pre-dissesto), ma nel caso in cui dovesse fallire allora per il Comune si aprirebbe lo scenario del default.

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