Bilancio, la maggioranza si spacca sulle variazioni. Critico anche il capogruppo Pd Giacobbe

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Marco Imbimbo – Gli ultimi mesi dell’amministrazione Foti saranno all’insegna delle spaccature sempre più forti all’interno della sua maggioranza. L’ultima in ordine cronologico è sulle due variazioni a bilancio portate in Aula dall’assessore Maria Elena Iaverone, tutte approvate con pochissimi “sì”, ma che hanno fatto registrare voti contrari stesso in maggioranza e l’astensione del capogruppo del Pd, Giuseppe Giacobbe, sulla seconda.

Nello specifico, le variazioni hanno riguardato vari settori dell’ente come quella inerente la metro leggera, il piano raccolta dei rifiuti, il taglio alla manutenzione straordinaria del verde pubblico, il teatro “Gesualdo”, ma anche il rifacimento delle strade per un importo di 1,2 milioni di euro.

Su quest’ultimo aspetto si è consumato lo scontro in maggioranza con il capogruppo Pd, Giacobbe, che ha annunciato la sua intenzione di astenersi. «Qualche mese fa ho chiesto di accendere un mutuo per la sistemazione del campo di Borgo Ferrovia – ricorda – e mi è stato detto che non era possibile perché siamo un ente strutturalmente deficitario. Poi, invece, lo accendiamo per le strade. Non capisco perché per alcune cose si possa fare e per altre no. Così penalizziamo le strutture sportive».

L’assessore Iaverone, però, ha dovuto incassare anche le critiche dall’opposizione sulla variazione inerente la metro leggera. «Ce n’è una di 15 mila euro per pagare l’assicurazione agli 11 filobus fermi, intanto paghiamo anche 60 mila per il loro parcheggio nel deposito Air. Forse era il caso di individuare un deposito già coperto da assicurazione», ha denunciato Francesca Di Iorio (Si può) a cui ha fatto seguito la replica della Iaverone: «L’assicurazione è obbligatoria per legge, anche se stanno fermi». Dal gruppo “Si può” sono piovute critiche per una variazione che riguarda il settore Cultura e lo spettacolo di qualche mese della “Nuova compagnia di canto popolare” presso il Teatro, ma anche per il piano di raccolta dei rifiuti che ha visto un incremento di 1,2 milioni di euro a bilancio. «Il concerto – tuona Giordano – è costato circa 10 mila euro, ma sono stati venduti biglietti solo per 2600 euro».

Mentre ad incalzare sul piano rifiuti è stata Di Iorio: «Il nuovo contratto per il porta a porta è stato appena sottoscritto, ma già avete previsto una variazione di circa 1,2 milioni di euro. Vuol dire che i calcoli non li fate bene. Intanto la raccolta ancora non è partita». Anche dai banchi della maggioranza si è levata una voce critica, quella di Gianluca Festa: «I vostri ritardi sulla differenziata produrranno un aumento della Tari tra il 30 e il 40%». Da parte della Giunta, invece è arrivata la replica dell’assessore all’Ambiente, Augusto Penna: «Nel nuovo contratto con Irpiniambiente era stato previsto un costo per la raccolta inferiore rispetto all’anno scorso, in considerazione dell’incremento della differenziata». Non essendo ancora partito il nuovo piano, quindi, il costo del servizio è rimasto uguale a quello dell’anno precedente e si è reso necessario questo aumento nel bilancio. «Abbiamo avuto rassicurazioni da Irpiniambiente – spiega Penna – che entro la fine dell’anno partirà la nuova differenziata».

L’assessore al Bilancio, Iaverone, ha inoltre chiarito in merito a quel taglio di fondi sulla manutenzione straordinaria del verde pubblico. «Questo capitolo non è stato depauperato del tutto, sono rimasti 23 mila euro, inoltre non riguarda la pubblica incolumità, per il quale c’è una voce a parte – precisa. Sempre il settore Ambiente ha proceduto attraversa una delibera ad impegnare 150 mila euro per la manutenzione ordinaria del verde. Quindi non sono stati toccati i capitoli del decoro urbano. Quei fondi sono stati tolti perché sono subentrate delle emergenze, come la necessità di incrementare di 51 mila euro il capitolo relativo al Teatro per garantirne il funzionamento».

Aspetto, quest’ultimo, che ha chiamato Giordano a un’altra pesante accusa verso l’amministrazione: «Prima vengono sottratti fondi al verde per riaprire il teatro, poi si decide che deve essere esternalizzata la sua gestione per evitarne la chiusura. Tutti atti fatti sempre dalla giunta».