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Il bilancio finale prima della Finale: le pagelle di XFactor16

Pasquale Manganiello – Non c’è bisogno di attendere la Finalissima di giovedì prossimo per tracciare un bilancio di X Factor16. Lo ha detto lo stesso Cattelan durante la semifinale: la serata del Forum sarà solo una grande festa televisiva. Pochi acuti per questa stagione di X Factor, qualità standard dal punto di vista dei concorrenti, senza particolari picchi musicali, sufficienza di media per la giuria. Quindi divertiamoci con le pagelle.

Manuel Agnelli voto 7: E’ una media tra il 9 per la sua brillante edizione da giudice di X Factor ed il 5 che mi sento di rifilargli per la scelta dei due inediti per Eva e Andrea Biagioni. Agnelli ha sorpreso il pubblico televisivo, abituato alla competenza fuori dalle righe di Morgan, con una pacata e misurata padronanza del ruolo, con toni sempre sferzanti e mai banali. Ha messo a posto chiunque, ha giudicato con raziocinio qualunque cosa, ha fatto valere il suo vissuto underground e le sue capacità comunicative. Proprio in questo senso non si capisce il perché degli inediti rifilati ai suoi due concorrenti, intrisi della classica melassa sanremese, completamente discontinui rispetto al suo mondo che sia Eva che Biagioni hanno seguito ed inseguito quasi da adepti durante tutto il corso dei live. Se la discografia vuole questo, non mi aspettavo che lo volesse proprio dal leader degli Afterhours. Va bè.

Arisa Voto 4: E sono stato buono. Sbaglia qualunque cosa nella scelta dei concorrenti. Del primo neanche mi ricordo. Il secondo volato via pensava di abbagliare chiunque con il suo sguardo forzatamente intenso: il pubblico, per fortuna, è finito presto fuori strada e l’ha cacciato senza rimpianti. Loomy è un gran bravo ragazzo, che gli vuoi dire. Insomma, Arisa è stata capace di “cannarne” tre su tre. Sarebbe meglio sorvolare sulle sue performance al tavolo dei giudici. Una bella sbronza per iniziare, poi continue gaffe, sproloqui banali e senza senso, paragoni assurdi, minuti persi nel vuoto catodico tentando di dire qualcosa, fino alla semifinale in cui si è limitata a spargere inutili complimenti, facendo intendere che non era quello il posto in cui desiderava di stare. Una vera frana.

Alvaro Voto 6: “Anche per lui non va benissimo nella scelta dei gruppi. In extremis e senza volerlo si ritrova i Sound System che lo portano in finale e danno un senso alla sua partecipazione al Talent. Avrebbe fatto la fine di Arisa, maciullato da Fedez e Agnelli. Un paio di tormentoni ben scritti gli sono valsi quella sedia, lui ricambia la Dea bendata con tanti sorrisi e giudizi sereni ed efficaci. Tutto sommato la porta a casa.

Fedez voto 6: Della serie mi sono rotto le palle. E’ chiaro ed evidente che il buon rapper torinese, alla sua terza partecipazione, non è stato all’altezza delle precedenti. Un po’ di stanchezza al tavolo e qualche giro a vuoto: resta che ne porta due in finale della sua squadra ed è l’unico che cerca quantomeno di rimanere fedele all’internazionalizzazione che ha cercato di stampare sulle t-shirt di Rochelle e Gaia. Non so se l’anno prossimo sarà ancora nel ruolo. E non credo.

Soul System voto 7: Erano fuori dai giochi e si ritrovano dove meritano di essere. I ragazzi non sono affatto male. Urge un bravo chitarrista funky e 4 o 5 melodie di livello per fare un buon disco. Hai detto niente!

Eva voto 6,5: Non è certamente da meno rispetto alla ritrita roba italiana che si sente in giro tra le interpreti femminili. L’inedito, scritto da Sangiorgi, non è granchè. Se supportata dal punto di vista autoriale potrebbe ritagliarsi il suo spazio.

Rochelle-Gaia voto 6,5: Fedez dice che sono a fuoco dal punto di vista discografico. Diciamo che, al momento, sono più a fiammella del gas. Non è detto che non possa scoppiare una bomba pop ma, se è il mercato internazionale quello da aggredire, la strada è lunga, difficile ed in salita. Scriverò un saggio su come incitare i giovani artisti appena venuti fuori da un Talent Show.

Cattelan voto 6: Come per Fedez. Svolge il compitino e sembra non averne più. Non lo si può biasimare, costretto da sei anni ad aprire e chiudere televoti. Probabilmente gli manca Morgan.

Le conclusioni le lascio a voi.

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