Bilancio da rifare per il Comune di Avellino, secondo quanto comunicato all’ente lo scorso 1 ottobre dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, le tariffe Tari (tassa sui rifiuti) 2015 sono da invalidare. La deliberazione adottata dal consiglio comunale del 4 settembre è da considerare priva di valore, in quanto adottata oltre il tempo massimo per l’approvazione del bilancio di previsione, licenziato dalla giunta il 30 luglio, ma arrivato in aula soltanto il 4 settembre.
Secondo il Ministero “tale deliberazione incide sull’emissione del ruolo Tari 2015 da parte dell’Ufficio Tributi ai fini dell’adozione da parte dell’ente delle misure di assestamento al bilancio da approvare entro il 30 novembre”.
Tempi ristretti, dunque, per un’eventuale sanatoria, in quanto sono diverse, oltre ad Avellino, le amministrazioni comunali ritardatarie.
Il sindaco Paolo Foti, insieme all’assessore alle finanze Filomena Lazazzera, sarebbero stati avvisati dal segretario generale Riccardo Feola ed è stata convocata una riunione dei capigruppo per il 20 novembre per discutere di un nuovo consiglio comunale ad hoc.
Il consiglio dovrà procedere all’annullamento del provvedimento e alla conseguente applicazione delle tariffe 2014.