Un bilancino di precisione utilizzato per pesare l’oro truffato agli anziani. Quello sequestrato dopo la concitata e movimentata azione che ha portato gli agenti della Squadra Mobile di Avellino a bloccare quasi in flagranza di reato due giovani di Giugliano che avevano appena truffato quattromila euro ad un’anziana dell’hinterland.
La circostanza particolare, questo vero e proprio “kit” del truffatore di vecchiette, sarebbe emersa per stessa ammissione degli indagati nel corso dell’interrogatorio di convalida dell’arresto celebrato nel carcere di Bellizzi Irpino davanti al Gip del Tribunale di Avellino Fabrizio Ciccone. Una circostanza che sarebbe stata ritenuta verosimile dal magistrato.
Gli agenti agli ordini del vicequestore Aurilia avevano contestato infatti ai due un collegamento tra il bilancino e la sostanza stupefacente rinvenuta nella loro disponibilità, circostanza chiarita dagli stessi indagati. Per i due arrivano anche altre contestazioni, oltre alla truffa aggravata e alla detenzione di sostanze stupefacenti, anche quella di lesioni personali ai danni di un agente della Mobile che sarebbe rimasto ferito nello scontro tra la vettura dei due truffatori e quella della Squadra Mobile che gli aveva tagliato la strada.
Intanto dopo la convalida dell’arresto, i due indagati difesi dall’avvocato Emilio Coppola hanno ottenuto gli arresti domiciliari in attesa che la Procura decida sul giudizio nei loro confronti. La somma tuffata alla vecchietta era stata restituita dagli agenti dopo l’arresto dei due indagati.