Avellino – Il deputato Gerardo Bianco continua il suo impegno alla ricerca del popolarismo smarrito inaugurando la sezione cittadina di Italia Popolare. Alla manifestazione ha partecipato anche l’assessore regionale della Margherita, Enzo De Luca. “Nel percorso di transizione verso il Partito democratico – ha affermato De Luca – resto legato ad una storia e a una cultura che porterò avanti senza mai deflettere. Il cammino verso il Pd è tutto da verificare, credo che tutti debbano starci dentro con uguale dignità, ma se il Partito democratico dovesse confluire nel Partito socialista europeo io non ci sarò. La nostra cultura è l’unica a non essere stata rinnegata, pertanto sono qui convintamente, perché ero popolare e popolare rimarrò, oggi più di prima”. Bianco, nel corso della conferenza stampa organizzata presso il “Viva Hotel” prima della inaugurazione, ha spiegato che Italia popolare non intende partecipare alla costituzione del grande centro, perché mancano le condizioni, ma alla creazione di un punto di riferimento per tutti i cattolici italiani, che non si identificano nell’attuale sistema dei partiti e che sono schiacciati dalla logica bipolare. Il deputato ha affermato che la Margherita ha fallito l’obiettivo primario per il quale era nata: l’associazione dei popolari ed ha attribuito a Castagnetti le grandi responsabilità nel processo di disgregazione dei cattolici impegnati in politica. Ha aggiunto che, davanti alla crisi dei moderati, coloro i quali hanno a cuore le sorti del popolarismo devono avvertire il diritto-dovere di organizzarsi per tutelare la loro storia e la loro cultura. “So che abbiamo la tua comprensione – ha affermato Bianco rivolgendosi all’assessore De Luca – ma non quella degli altri vecchi schemi soffocanti della provincia di Avellino”. Ha sottolineato come significativa l’assenza di Nicola Mancino, vice presidente del Csm. Naturalmente ha preso le distanze dal Partito democratico ed ha aperto anche a quei Ds che non vogliono aderire alla nuova formazione. Italia Popolare, dunque, rimane fuori dal Partito democratico e annunzia la presenza alle prossime consultazioni elettorali. Per la cronaca, Bianco è stato eletto deputato nella lista dell’Ulivo, ma ha spiegato che la sua fuoriuscita è conseguenza dell’atteggiamento di smarrimento che la Margherita ha assunto nei confronti del popolarismo. Nel suo intervento ha elogiato Ortensio Zecchino, “personaggio politico da stimare e da rispettare, che ha tentato di fare Democrazia Europea, ma gli è andata male e adesso è fermo”. Sui Dico – ha evidenziato – “che la politica non ha una visione laica e dovrebbe lasciare che la questione venga affrontata privatamente dal diritto civile”. Alla conferenza stampa e alla manifestazione di inaugurazione hanno partecipato numerosi iscritti e simpatizzanti di Italia Popolare, tra i quali Giandonato Giordano, Michele Forte e Gerardo Capozza.
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