Best fa il generale e Warren il Killer in un team pieno di soldati

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Bologna – Al “FuturShow Station” si sono ammirati sprazzi di pallacanestro davvero incoraggianti per i biancoverdi. Le spaziature sono apparse molto più corrette, il campo specialmente nei primi 20 minuti è stato coperto in maniera più che apprezzabile degli uomini di Markovski, bravi anche in difesa a rendere le cose complicate ad uno Sharrod Ford non decisivo come al solito. Il tempo è stato galantuomo: l’Air dopotutto è una squadra nuova, che ha visto il suo leader consacrato sbarcare in Italia 5 giorni prima dell’inizio del campionato. Si perchè in pochissimo tempo Travis Best non solo si è appuntato i gradi da generale, ma li ha lucidati e messi in bella mostra. Non è un giocatore appariscente, ma quando la palla scotta il posto più sicuro in cui può finire sono le sue mani. “Capisco che qualche mio tiro nei momenti decisivi fa sobbalzare i tifosidice Travisma adoro prendermi i tiri decisivi, e segnarli. Dopotutto è il mio lavoro, sono qui per questo”. E il duello con Boykins? “Sinceramente, non mi interessa affatto. L’importante è che ad aver vinto sia stata Avellino”.
Magari sarà meno ‘vistoso’ del diretto avversario, ma a Best son bastati pochissimi palloni per far mordere i gomiti a più di un Virtussino. Ci sono delle piccole cose – che magari non si notano – che rendono subito evidente ad un occhio un pò più ‘allenato’ come l’ex Virtus sia un giocatore baciato dal talento. Insomma, un cestista di un altro livello, assolutamente. E al suo fianco c’è un Chris Warren che per continuità e affidabilità è il vero motore della Scandone. Grazie alla sua martellante attività realizzativa Best può permettersi di gestire la squadra con molta più tranquillità. Ma Bologna ha messo in luce un altro aspetto: l’Air può e deve fare affidamento sulla panchina per ottenere i risultati. A Casalecchio sono arrivati minuti importanti da Porta, Nardi e Cinciarini ma mentre i primi due hanno acceso e spento la luce il Cincia si è comportato benissimo in entrambe le metà del campo. Su questa scia il suo impegno in minutaggio in campionato non potrà che aumentare, elemento di vitale importanza per far rifiatare i big. Porta fa ancora fatica, e con lui Radulovic. I due sono ancora lontani dal top, ma quando anche loro saranno in forma la Scandone avrà un team di supporto che – tenendo conto anche del Crosariol d’impatto attuale -potrà garantire qualità e quantità dal pino. E tutto questo senza dimenticare ovviamente il magico trio Diener-Slay-Williams…
L’Air partendo da queste basi può davvero candidarsi a ripetere le imprese dello scorso anno e, perchè no, migliorarle ancora.

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