Avellino – “Autorevoli dirigenti del Pd irpino hanno definito frange pericolose gli operai Irisbus aderenti al movimento Resistenza operaia che durante la visita del Segretario Bersani ad Avellino hanno rivendicato con pacifica determinazione il diritto al lavoro. Queste affermazioni superficiali e bugiarde ci preoccupano e ci lasciano allibiti, cosi come siamo sconcertati di fronte alla posizione assunta da uno dei rappresentanti del consiglio di fabbrica dell’azienda che ha pubblicamente chiesto scusa perché qualcuno si è permesso di rovinare la festa ai democratici. Per completare l’opera addirittura la Questura d’Avellino ha annunciato un’indagine per stanare i responsabili d’inesistenti fatti di violenza. Colpirne 10 per educarne 100, questo è il loro obiettivo, quanto accade oggi, ha un filo comune con il ventennio fascista e le drammatiche repressioni degli anni ’50”. Così Tony Della Pia del Prc irpino sui fatti che hanno accompagnato la visita di Bersani ad Avellino.
“Il tentativo di criminalizzazione va respinto senza esitazione – spiega – evidentemente la partecipazione militante preoccupa quanti vorrebbero una provincia sterilizzata e assuefatta. I lavoratori dell’Irisbus e il comitato di lotta “RESISTENZA OPERAIA” con le diverse forme di lotta rivendicano il sacrosanto diritto al lavoro mettendo al centro il futuro economico e produttivo dell’Irpinia; essi meritano rispetto,sono uomini e donne che alzano la testa e contrastano il devastante progetto di deindustrializzazione della Valle Ufita; incarnano la classe operaia che buttato il cuore oltre l’ostacolo, lotta contro la mercificazione della vita, rifiutando le barbare regole di questo capitalismo selvaggio, disposto a creare una macelleria sociale pur di sopravvivere; non sono subalterni ed evidentemente ciò infastidisce chi li vorrebbe piegati ed al soldo di una classe dirigente provinciale e nazionale inconsistente, corrotta e collusa con le oligarchie economiche nazionali ed europee. Il Partito Democratico si è assunto la responsabilità di aver ceduto all’arroganza dei vertici nazionali del gruppo FIAT , che con il sostegno di quanti hanno governato e governano il nostro Paese ha operato un devastante piano di smantellamento produttivo nel nostro Paese,calpestato i diritti dei lavoratori – Pomigliano docet – e reso incerto il futuro di migliaia di famiglie soprattutto nel Mezzogiorno. L’occasione ci dona la possibilità, inoltre, di respingere con gran forza la vergognosa e ingenerosa caccia alle streghe che, da tempo e cominciata per opera d’alcuni esponenti di un sindacato che, nonostante tutto consideriamo amico, nei confronti della nostra compagna Rossella Iacobucci, degna e disinteressata responsabile provinciale lavoro del Prc solo perché, giustamente, osa contestare politiche sindacali molto permissive e arrendevoli. Auspichiamo che nei prossimi giorni, considerato l’impegno incontestabile del nostro partito riguardo a questioni legate al mondo del lavoro, ci sia data la possibilità di affrontare un confronto franco e responsabile in merito”, conclude.
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