Bello, giovane e abbronzato… diventa sito web il dissenso al premier

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La storia insegna che con tre parole spesso si possono riassumere concetti molto più profondi e complessi. E i nostri antenati di locuzioni del tipo ne hanno davvero lasciate un bel po’: Cogito ergo sum, Alea iacta est, Dulcis in fundo, Lupus in fabula, Roma caput mundi solo per citarne alcune tra le più famose. Recentemente c’è anche chi, con tre parole, ci ha costruito il suo successo musicale e commerciale. E chi non poteva mancare nel novero degli autori di questo genere di frasi celebri è l’onnipresente Silvio Berlusconi. Il premier, nel bene o nel male sempre sulla bocca di tutti, è già nella storia per i tre aggettivi con cui ha descritto nemmeno una settimana fa il neo-presidente degli Stati Uniti Barack Obama. “Bello, giovane e abbronzato”: è già un must, una battuta, un argomento di discussione per alcuni, motivo di polemica per altri e ora oggetto di un sito web. Nato spontaneamente www.notspeakinginmyname.com è il portale che riunisce tutti coloro che non si sentono rappresentati dal Presidente del Consiglio. E già, perché se il Cavaliere ha fatto sorridere qualcuno con la sua dichiarazione, ha però indispettito un’altra fetta di italiani. Molti non hanno apprezzato le parole su Obama, tanto che a qualcuno è venuta l’idea di ‘urlarlo al mondo’. Beh, urlarlo è forse una parola grossa, anche perché Not Speaking in My Name (tradotto: non parla a mio nome) è una protesta silenziosa, ironica e pacifica che attraverso quell’immenso bacino d’utenza che è internet rivendica la presa di distanza dalle parole di Berlusconi. L’idea è tanto semplice quanto efficace, stando al successo che a poche ore dalla nascita sta già riscontrando l’iniziativa. Basta una macchina fotografica (possibilmente digitale), un foglio di carta ed una penna per entrare nell’album di… famiglia. Come? Scrivendo “I’m Italian and Prime Minister Silvio Berlusconi is not speaking in my name” sulla carta, scattandosi una foto, ed inviando il tutto con nome cognome e località agli organizzatori del sito. Parecchie decine di volti di persone di tutta Italia quelle che già fanno capolino tra queste pagine web, per un modello che rischia di diventare davvero singolare e innovativo in fatto di espressione della volontà della gente. Si, perché in fondo dietro al dissenso per i tre aggettivi c’è un messaggio preciso verso chi ha spesso detto di parlare e agire in nome del popolo italiano tutto: meglio fare attenzione quando si apre la bocca. Insomma, un filo diretto con le alte sfere. Questa sì che sarebbe una bella e democratica novità.

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