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Bella, maestosa e colorata: ecco la vera ricetta della Pigna pasquale

Giorni di festa, giorni di tradizioni e di arte culinaria. Chi in queste ore non ha preparato o assaggiato una fetta della pigna pasquale, il dolce per eccellenza di queste festività, sopratutto in Irpinia.

Il procedimento è un po’ complesso e le ricette in uso sono tantissime, ma ciò che le accomuna è l’utilizzo del lievito madre, il “criscito”, e una lunga lievitazione che può durare anche più di 48 ore.

La sua lunga conservazione (anche più di un mese), da cui deriva il nome, perché appunto diviene talmente dura che assomiglia ad un tarallo, la rendono, per l’esaltazione degli aromi che ne deriva, una prelibatezza senza eguali.

Gli ingredienti da utilizzare sono i seguenti: 1 Kg di Farina, 10 Uova, 250 g di Lievito Madre, 500 g di Zucchero, 250 g di Sugna, un Limone grattugiato, 1 bicchiere di anice, 1 bicchiere di limoncello ed 1 di rum, 1 bicchierino Vaniglia, 2 cucchiai di cannella macinata. Per il naspro: 500 gr di Zucchero, 80 gr di acqua, 1 Limone premuto.

Per prima cosa bisogna ingrossare il lievito madre con 250 g di farina e 125 g di acqua tiepida. La lievitazione del panetto ha tempi abbastanza lunghi (10/12 ore). Trascorso il tempo della lievitazione si riprende il panetto e si aggiungono 5 uova e 250 g di farina. E’ fondamentale far lievitare la pigna per circa 24-36 ore.

In forno statico a 140° per i primi 15 minuti, poi aumentate a 200° per altri 50 minuti, finché non si forma una crosticina ambrata.

Per il naspro far sciogliere lo zucchero nell’acqua, quando diventa freddo metterlo a riscaldare a bagnomaria montandolo con una frusta elettrica. Quindi spalmare il naspro sulla parte superiore con un pennello. Decorare con i confetti colorati.

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