“Be Help-is”, sette azioni per dire no alla violenza sulle donne

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Si è tenuta questa mattina la conferenza finale del progetto Be Help-is, promosso dalla cooperativa sociale “La Goccia” di Avellino e finanziato da Fondazione con il Sud, alla quale hanno preso parte le operatrici del centro antiviolenza “Alice e il Bianconiglio” e i 13 enti partner che hanno aderito al progetto di contrasto al fenomeno della violenza di genere e di potenziamento della rete antiviolenza sul territorio.

Dopo i saluti e i ringraziamenti del presidente della cooperativa, Rosario Giovanni Pepe, i partecipanti hanno ascoltato le toccanti testimonianze di alcune donne prese in carico dal Cav di Avellino. “Testimonianze che ci fanno capire l’importanza e la necessità di intervenire ed essere vicini alle persone che vivono questo dramma, emerso ancora di più durante la pandemia – ha dichiarato Carlo Mele, direttore della Caritas Diocesana di Avellino e rappresentante della Fondazione Opus Solidarietatis Pax Onlus -. Non possiamo mancare a questo grido di aiuto – ha aggiunto – anche attraverso progetti eccellenti come Be Help-is”.

Presente anche Valentino Santucci, presidente del Consorzio di Cooperative Sociali “Percorsi”, il quale ha ringraziato la cooperativa “La Goccia”, “che in modo umile e silenzioso svolge, ormai da anni, attività di supporto alle donne. La nostra esperienza è stata più che positiva con le donne che abbiamo accompagnato nel percorso delle borse lavoro, qualcuna sta continuando a lavorare con noi”, ha detto. Come Laura, che ha raccontato la sua esperienza cominciata con il tirocinio presso il Consorzio ed è poi stata inserita nel gruppo di lavoro.

Ad introdurre le 7 azioni svolte dal progetto, Antonella Tomasetta, responsabile del Be Help-is: “Ogni azione è concatenata alle altre, partendo dal fabbisogno formativo, poi la formazione e la supervisione degli operatori, il potenziamento della rete antiviolenza e del Cav, le borse lavoro/tirocini formativi, e la sensibilizzazione e prevenzione della violenza di genere nelle scuole con l’educazione alla parità e la decostruzione degli stereotipi”.

È intervenuto, in merito alla formazione degli operatori, Paolo Cozzolino, professore di Psicologia Clinica e direttore dell’Osservatorio sulla promozione del Benessere dell’Università di Salerno. “Non è facile trovare un intervento che avesse tante qualità e diverse direzioni, come il progetto Be Help-is, dal grande valore anche metodologico grazie ad un’ottima squadra come quella della cooperativa “La Goccia”. La formazione e la supervisione degli operatori hanno portato alla creazione di un Protocollo di intervento che risponde in modo sinergico alla richiesta di aiuto delle donne”.

A descrivere il potenziamento della rete antiviolenza, Caterina Sasso, coordinatrice del Cav “Alice e il Bianconiglio”: “Operatrici e operatori, insieme, ci siamo incontrati e abbiamo costruito delle prassi operative per arrivare ad un linguaggio comune e ad una forte amicizia personale e istituzionale, che ci ha portati ad operare insieme e a costruire, tra le varie cose, la Carta dei Servizi, in sinergia con l’Asl, gli assistenti sociali e sanitari, con le Forze dell’Ordine. Si tratta di una guida a disposizione delle donne, con tutte le indicazioni fondamentali per affrontare il percorso di uscita dalla violenza”.

La psicoterapeuta Giusi Pamela Valcalcer, sull’azione di potenziamento del Cav, ha dichiarato: “Abbiamo portato avanti un rafforzamento dei servizi base del centro antiviolenza e l’introduzione di nuovi servizi, come lo sportello Donne e Lavoro che sostiene le donne che hanno bisogno di orientarsi per ritrovare fiducia nelle proprie capacità e al quale si sono rivolte 78 donne, e il Supporto Psicologico alle donne (ne sono state seguite più di 60 con progetti ad hoc) e ai minori vittime di violenza assistita (oltre 20 presi in carico)”.

Durante la conferenza, è arrivato anche un video messaggio degli operatori sanitari del Pronto Soccorso di Avellino che partecipa alla prassi operativa e che, come dichiarato dagli stessi, spesso diventa luogo di arrivo delle vittime di episodi di violenza. E poi la testimonianza di Maria Giove, assistente sociale dell’Ambito A04 che ha portato l’esperienza dell’intervento congiunto tra servizio sociale comunale e centro antiviolenza.

Nella sezione del programma dedicata alle scuole, con le quali è stata svolta l’azione di educazione e sensibilizzazione per il contrasto alla violenza di genere, è intervenuta Paola Anna Gianfelice, dirigente scolastica del Liceo “Mancini”: “Siamo felici di essere stati partner del progetto, nella sensibilizzazione dei più giovani che hanno recepito in modo molto positivo il percorso, fortunatamente svolto interamente prima del lockdown e vissuto con intensità dagli studenti”.

E poi Maria Grazia Acerra, docente del Liceo “Mancini”: “Il progetto è stato utile a favorire lo sviluppo della dimensione emotiva nella conoscenza dell’altro. I ragazzi hanno fatto riflessioni interessanti attraverso un crescendo di attenzioni che hanno portato anche a realizzare prodotti audiovisivi, oltre che belle relazioni interpersonali. Questo tipo di educazione è fondamentale per la prevenzione della violenza di genere”.

Presente anche Alessandra Tarantino, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Mercogliano: “Una splendida avventura per il nostro istituto che ha accolto la proposta con convinzione e con la consapevolezza che la tematica della violenza di genere va affrontata, in particolare, da un punto di vista culturale ed educativo. Insieme alle operatrici abbiamo avviato un percorso con gli alunni delle classi prime, con le loro famiglie, un lavoro che ha dato risultati eccellenti e che non è un punto di arrivo bensì di partenza, perché abbiamo la volontà di portare avanti questo percorso per la crescita personale e sociale”.

A concludere la conferenza, l’intervento del sindaco di Avellino, Gianluca Festa: “La comunità, nelle associazioni e nelle cooperative come La Goccia, riesce a dare risposte concrete alle vittime di violenza, un fenomeno in aumento ma talvolta nascosto. Per questo serve molta informazione e la necessità di lanciare il messaggio che le istituzioni ci sono e che gli operatori, come quelli del Cav di Avellino, sono competenti e svolgono azioni efficaci di aiuto. Li ringrazio per il prezioso lavoro che svolgono”.