Renato Spiniello – “Da troppo tempo ha prevalso l’io sul noi, le divisioni sull’unità e spesso abbiamo litigato piuttosto che discusso. Ora occorre cambiare cultura politica prima ancora di fare programmi. Ci vuole passione, idee, capacità di ascolto e molta meno rabbia. Per troppo tempo abbiamo pensato che gli avversari fossero dentro casa nostra o peggio tra i nostri alleati, poi arrivano Salvini e Di Maio e ci rendiamo conto cosa può diventare in pochi mesi l’Italia”.
Il Presidente della Giunta Regionale del Lazio, Nicola Zingaretti, fa tappa ad Avellino, presso la Sala Blu dell’ex Carcere Borbonico per lanciare la sua candidatura alla segretaria nazionale del Partito Democratico. E lo fa spiegando la sua ricetta per ricostruire il Pd, anche quello irpino lacerato dalle divisioni e da un congresso sul cui esito pende un ricorso in tribunale.
“Per voltare pagina si deve cambiare – annuncia l’ex europarlamentare prima ancora di salire sul palco – in questo momento quello che manca è un’alternativa credibile a un Governo che finora ha raccolto tante speranze che poi ha trasformato in arroganza. Quello che manca è la ricostruzione di una possibilità diversa di governare questo Paese, un nuovo Pd per una nuova alleanza che parta dall’ascolto delle persone. La mia battaglia congressuale è incentrata sull’ascolto per arrivare poi a proporre quest’alternativa”.
Ad ascoltare le parole del Governatore del Lazio, tra gli altri, il segretario provinciale del Giuseppe Di Guglielmo, gli ex consiglieri comunali Gianluca Festa e Ida Grella, l’ex senatore Enzo De Luca, l’amministratore unico di Alto Calore Michelangelo Ciarcia e il Sindaco di Solofra e già candidato alla Provincia di Avellino Michele Vignola.
Proprio a quest’ultimo, l’assessore dem alle politiche sociali di Atripalda Nancy Palladino rivolge il proprio saluto, intervenendo dal palco e strigliando qualche amministratore presente. “Alle provinciali – accusa – siamo periti sotto quel fuoco amico che si trova anche in questa sala”. Messaggio recepito dal principale relatore dell’incontro, che precisa: “Parte della nostra crisi è legata a quello che siamo stati, ai troppi litigi e alle poche discussioni”.
Zingaretti, tuttavia, annuncia anche la posizione della Regione Lazio rispetto al Decreto Sicurezza. “I Comuni – sottolinea – che vogliono mantenere aperti gli Sprar e continuare i percorsi di integrazione potranno farlo. Stiamo anche preparando un ricorso alla Consulta che sia quanto più cogente possibile per vincerlo”.
Infine, immancabile, l’attacco al Movimento 5 Stelle: “L’Italia non sta messa bene, tra assenza di lavoro, investimenti e cantieri bloccati e zero crescita. Il Governo ogni giorno ne inventa una per cambiare discorso. E oggi la chicca, dopo che per mesi hanno gridato allo scandalo perché i governi Pd si erano impegnati a salvare gli istituti di credito, scopriamo che in otto minuti e di nascosto hanno fatto lo stesso. E fortuna che lo hanno fatto, perché non si possono lasciare le persone in mezzo alla strada, però siete stati presi con le mani nel sacco. Basta selfie e video in cui raccontate palle”.