Basket – Final Eight, Sacripanti al settimo cielo: “Siamo contentissimi, vogliamo regalare un sogno ai nostri tifosi”

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La Sidigas Avellino vola in finale di Coppa Italia col batticuore ed è per questo che la vittoria è ancora più bella da assaporare. Traguardo importantissimo per i lupi biancoverdi protagonisti di una marcia inarrestabile.

Nelle parole di coach Sacripanti tutta la soddisfazione che regna in questo momento in casa Scandone: “Siamo contentissimi per la finale ottenuta. Se penso a qualche mese fa, quando sembravamo spacciati e sulla squadra piovevano critiche in quantità, ora non sto più nella pelle: siamo stati bravi a fare quadrato e ad uscire dalla difficoltà ottenendo risultati importantissimi. Voglio, però, fare i miei complimenti a Trento di cui soffriamo molto la loro fisicità. Forray e Wright ci hanno messo in difficoltà per tutta la partita Nello sport contano molto gli episodi e questa volta la sorte ci ha premiato anche se siamo stati bravissimi a restare attaccati alla gara e a non disunirci”

Stefano Sacripanti è lucido nell’indicare la mossa vincente che ha portato al successo la Scandone: “Se avessimo perso mi avrebbero crocifisso per aver tenuto a lungo in panchina Cervi preferendolo a Buva; ma ho creduto fortemente che il croato poteva essere più incisivo di Riccardo nell’attaccare i pick and roll laterali. Si è verificato questo e Buva è stato l’MVP della gara. Va dato gran merito anche alla nostra solida prestazione difensiva.Osannare un singolo sarebbe,però, riduttivo perchè è il gruppo la vera forza di questa squadra e per un coach, quando c’è la possibilità di scegliere, fa sempre gran piacere”.

Alle domande su Cervi e Green così risponde il coach ex Cantù: “Riccardo sta crescendo a vista d’occhio su tutti i punti di vista. Sta perfezionando il suo tiro e sono felice delle sue prestazioni. Per quanto riguarda Green, sappiamo che non sta benissimo ma ora ha 24 ore di tempo per recuperare le energie ed essere pronto per la finale di domani”.

A chi gli chiede quali sono i principali motivi della crescita della sua squadra, il coach avellinese è deciso nel dare le sue spiegazioni: “Bisogna dare merito alla società nella persona di Alberani e del presidente che hanno creduto fortemente in giocatori che, al solo sentirli pronunciare, tutti li davano come rottami. Mi riferisco a Leunen e Green che stanno dimostrando in Irpinia tutto il loro valore cacciando via tutte le malelingue. Stesso discorso per Buva che Cantù ha lasciato andar via troppo presto, senza pensare alla sua netta crescita nell’ultima parte dello scorso campionato”

Sulla finale di domani, Sacripanti sa bene come ci si comporta in queste situazioni: “Per questa squadra, creata da zero, giocare una finale è un’esperienza importante a prescindere da come vada a finire. Ho partecipato a diverse finali nella mia carriera e so quanto le energie mentali siano un fattore determinate per il successo. Dobbiamo essere bravi a recuperare le nostre forze. Vogliamo alzare la coppa, è il nostro sogno anche se, dopo aver visto Milano ieri, pare impossibile. Sia Cremona che Milano sono due squadre pericolosissime. Cremona fa della solidità e compattezza la sua forza principale mentre l’Armani è forte fisicamente, non ti lascia giocare, ti attacca in continuazione mettendoti in gran difficoltà. Ai miei giocatori dirò che se vorranno vincere la coppa devono fare tutti la partita perfetta”

In conclusione, Sacripanti fa un accenno all’emigrazione dei tifosi biancoverdi: “Per noi è un onore rappresentare la verde Irpinia, l’orgoglio del lupo. I nostri tifosi sono fantastici, vogliamo regalargli questo sogno”

Carlo Maria Imparato

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