Avellino – Il ritorno a casa della Sidigas Avellino dopo la disfatta del Taliercio (è il quarto stop consecutivo per i biancoverdi in campionato) ha portato con sé l’amara consapevolezza di come il ‘roster’ a disposizione di Frank Vitucci sia un collettivo ancora da work in progress (e siamo a metà stagione inoltrata…).
Si attendevano segnali dalla gara di Venezia, segnali (anche positivi) che sono arrivati ma che, a conti fatti, hanno restituito poche certezze allo staff tecnico avellinese. La reazione avuta nel terzo periodo (con il contro break piazzato in risposta al parziale di 14-3 di Venezia) è stata l’ulteriore dimostrazione di un potenziale, quello biancoverde, capace di poter esplodere e far male da un momento all’altro. Per informazioni chiedere all’Olimpia Milano campione d’Italia.
Ovviamente, siamo ancora ben lontani da guardare con ottimismo in ottica delle prossime sfide, Final Eight (ancora contro Milano) in primis.
FEBBRE DA ULTIMO QUARTO – La dimostrazione è data dal fatto che neanche ieri Banks e compagni sono riusciti a strappare agli avversari l’ultimo quarto. In stagione questo è successo solo contro Trento (vittoria in casa). Le statistiche parlano in generale di uno stillicidio di ‘dolorosi ultimi quarti’. Solo per citare le ultime gare, è successo ieri a Venezia (17-23 per i lagunari), contro Varese (12-25 per i prelapini con un 16% da 2 e un 20% da tre), a Cremona (25-17 per la Vanoli col 14% da tre) e poi ancora contro Cantù (8-19 con 0/5 da tre), contro Pesaro (12-18 con 1/6 da tre), Milano (16-27), contro Reggio Emilia (18-27 con un misero 3/13 da tre), a Sassari (12-23 per i sardi con uno 0/6 da tre) e via dicendo.
Ancora una volta, coach Vitucci si è affidato (quasi interamente) alla regia del suo capitano Daniele Cavaliero, il più utilizzato dal tecnico biancoverde nelle ultime frazioni delle ultime partite (insieme a Marc Trasolini, almeno da Bologna in poi).
Il capitano biancoverde, anche ieri sera al Taliercio, è stato uno degli ultimi a mollare. Ma quella di tenerlo in campo per l’intero (o quasi) ultimo quarto non s’è rivelata, sino ad oggi, una scelta che sta portando propriamente fortuna a Vitucci, visto che Cavaliero, rispetto alla scorsa annata, ha abbassato considerevolmente la propria efficienza offensiva (lo dicono i numeri), tirando da tre in questa stagione con una percentuale al di sotto del 30%.
Al contrario, appare ingiusto parlare di involuzione dei lunghi biancoverdi anche perché – al netto del rookie Justin Harper (disastroso ieri) – Anosike e compagni di reparto non hanno abbassato le proprie medie stagionali. E’ chiaro, però, che da loro ci si aspetta molto di più che il semplice compitino.
Compitino che sembra svolgere in maniera egregia Adrian Banks, arrivato in Irpinia con i galloni di leader, pur tuttavia mai dimostrando in pieno di aver preso possesso (mentale) del gruppo.
Se occorre tornare sul mercato? E’ chiaro che una bella revisione di metà stagione andrebbe fatta e subito. Ma prima occorre sapere dove si vuole arrivare, occorre che qualcuno indichi la via.
di Antonio Pirolo