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Basket – Sidigas Avellino, tentazione Eurocup ma… Parla Nicola Alberani

Nicola Alberani

Il ritorno della Sidigas Avellino sui campi d’Europa potrebbe a breve non essere più soltanto un lontano ricordo.

I nomi dei campioni dei grandi team di Eurolega – la Champions League del basket – riecheggiano ancora al PalaDelMauro che nella stagione 2008/2009 ha ospitato cinque gare della fase a gironi (contro Olympiacos, Malaga, Le Mans, Maccabi Tel Aviv, Cibona Zagabria, ndr) della massima competizione continentale della palla a spicchi.

Marcus Brown, Josh Childress, Theo Papaloukas, Milos Teodosic, Omri Casspi sono solo alcuni dei campioni che solcarono il legno del palasport avellinese nel corso della prima fase dell’Eurolega.

Facendo tutti i dovuti scongiuri, la storia quest’anno potrebbe ripetersi e vedere così l’Europa ritingersi del biancoverde made in Irpinia.

La notizia è che la Sidigas Avellino è stata informalmente contattata da Uleb, ovvero il consorzio privato multimilionario con sede a Barcellona che organizza le competizioni dell’Eurolega e dell’Eurocup. Ai responsabili di Avellino, la Uleb avrebbe chiesto una disponibilità circa una eventuale partecipazione della Scandone al prossimo torneo di Eurocup. Avellino potrebbe usufruire di una wild card (così come fatto con Brindisi quest’anno) e si andrebbe ad aggiungere al plotoncino italiano composto da Sassari, Reggio Emilia e Trento.

Bene, benissimo anzi… malissimo.

LA GUERRA FIBA E ULEB – Oggi a Roma, in occasione dell’assemblea dei 16 club di Serie A, Legabasket unitamente a Coni e Fip chiederanno ai club il totale appoggio alla FIBA e alla sua costituenda Champions League di basket (una sorta di Euroleague parallela). Il rischio è che il clima di battaglia imperante in Europa si trascini anche in Italia e coinvolga dunque anche Avellino e i rapporti che il management Sidigas intrattiene cordialmente con i vari Marino e Petrucci.

Tra i due massimi organismi – FIBA e Uleb – è in corso battaglia senza esclusione di colpi anche a livello legale, col rischio concreto di una moltiplicazione delle competizioni, Eurolega ed Eurocup per il consorzio privato con sede a Barcellona e Champions League e FIBA Cup per la “federazione delle federazioni” di tutta Europa con sede a Monaco di Baviera.

Notevoli le distanze tra le due parti in causa: l’Uleb punta sulla qualità (Eurolega a 16 squadre ed Eurocup a 24 rispetto alle attuali 24 e 36) attirando il meglio del Vecchio Continente con accordi pluriennali e accessi vincolatissimi (licenza di Eurolega per 10 anni più 10 per Milano, triennale per l’Eurocup a Sassari, Trento e Reggio Emilia) e una ripartizione sostanziosa di ricavi per diritti TV e altri benefit.

L’Eurolega ha inoltre messo a sorpresa sul tavolo un partner come l’IMG, multinazionale americana dello sport, che significa 900 milioni di euro investiti in 10 anni per bonus e minimo garantito quale avviamento per i club. La FIBA muove invece le federazioni olimpiche che hanno chiesto aiuto ai CIO nazionali, come nel caso dell’Italia per cui il 17 marzo a Roma l’assemblea dei 16 club di A per votare la scelta di campo riceverà la visita di Malagò per ricordare che l’attività riguarda esclusivamente il perimetro della FIBA. Che è un modo elegante per far sapere che è rischioso andare dall’altra parte.

Abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza ascoltando la viva voce del diesse dei lupi Nicola Alberani.

Direttore, cosa accadrà se Uleb inviterà ufficialmente la Sidigas Avellino alle prossime competizioni europee?

“Ci penseremo. La scorsa settimana c’è stato un sondaggio perché ad oggi non avevamo diritto a prendere parte. Intanto, Sassari, Trento e Reggio Emilia hanno ufficializzato l’accordo con Uleb. Vedremo domani in assemblea (oggi per chi legge, ndr) cosa succederà. Ma abbiamo necessità di avere un quadro più chiaro di tutta la vicenda, aspettiamo dunque di sapere quale è la posizione di FIBA che il prossimo 21 marzo presenterà a Parigi la nuova Champions League FIBA. Dopodiché potremo pensare ad una decisione”.

Continui…

“Puntiamo in realtà a guadagnarci il biglietto per l’Europa sul campo, provando a vincere gara dopo gara come stiamo facendo. Nel caso dovesse arrivare la chiamata dell’Europa la società non si tirerà indietro. D’altra parte sia io a Roma che Pino (Sacripanti, ndr) a Cantù abbiamo già partecipato nel recente passato all’Eurocup. Ma tutti i discorsi fatti oggi sono assai prematuri se pensiamo che fino a qualche mese fa si parlava di altro”.

Come sono i rapporti con il presidente di Lega Fernando Marino e il presidente della Fip Gianni Petrucci?

“Strabuoni”.

E’ convinto del nuovo progetto della FIBA? 

“Sinceramente FIBA non ha ancora dato modo di capire cosa sarà la nuova Champions League. Lo diranno il 21 a Parigi. In quella sede saranno svelati tanti contorni del progetto, la formula, quali le nazioni e le squadre che vi parteciperanno. Bisognerà aspettare per forze di cose. Come Sidigas Avellino, visto che Uleb e i tre club italiani si sono già accordati, non abbiamo nessuna impellenza o scadenza. Ma ripeto, il nostro obiettivo fondamentale è fare bene e guadagnarci sul campo il biglietto per l’Europa”.

 

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