L’ex coach di Treviso è giunto nella città capoluogo accompagnato dal ‘paron’ Tonino Zorzi (e dalla pioggia, ndr) che, come tre anni fa con Matteo Boniciolli, sarà il mentore del neo capo allenatore dei biancoverdi.
Alla presentazione del nuovo staff tecnico hanno preso parte il patron Vincenzo Ercolino, l’ad Luigi Ercolino, il diggì Antonello Nevola, il diesse della Scandone Gaetano De Paola e – immancabili – la pattuglia degli Original Fans.
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“Abbiamo puntato su un giovane e volenteroso allenatore e su un professionista che punta a dare tutto – ha esordito Ercolino senior – E’ quello che noi desideriamo, cioè vedere primeggiare il nostro progetto. Noi che in 3 anni ci siamo quasi abituati a raggiungere traguardi ambiziosi, noi che in 3 anni abbiamo dimostrato caparbietà, sicurezza e merito: questi sono i primi passi di un cammino speriamo ricco di soddisfazioni. Auspico che al Del Mauro vi sia un pubblico sempre più intenso, perché un palazzetto pieno è uno stimolo in più per poter andare avanti”.
Quindi l’appello: “Spero che vi sia senso del dovere da parte di tutti i miei colleghi costruttori e imprenditori, perché più loro ci saranno vicini e più noi saremo ambiziosi”.
‘AVELLINO? MI PIACE’ – Quarantasette anni e un nutrito bagaglio tecnico che è stato affinato anche dalle esperienze americane a Boston, Orlando e Portland, coach Vitucci si presenta alla folla irpina con l’augurio di “… vedere il PalaDelMauro sempre gremito”.
“Avellino è un posto che a me piace – ha continuato – è un luogo dove ci sono persone, come gli Ercolino, che investono ingenti risorse e che hanno portato questa società ad alti livelli. Notevoli sono stati i successi degli anni passati come la conquista della Coppa Italia ma il difficile è sempre confermarsi al vertice. Ad Avellino le aspettative sono sempre state rispettate ma con equilibrio. Credo che ci siano tutte le premesse per fare un buon campionato”.
Sull’aspetto tecnico e sull’impronta che vorrà dare al gioco della nuova Scandone, il tecnico veneziano così si esprime: “Mi piace la pallacanestro spettacolare. Ho già allenato grandi attaccanti come Enzo Esposito; a volte ci si adatta ai giocatori che si ha nel proprio roster ma alla fine quello che conta è il risultato e poi il bel gioco e il divertimento”.
Diversi già i cestisti che sono stati accostati alla Scandone. “Con le nuove regole – ha concluso Vitucci – ci saranno molte opzioni possibili. Avellino ha già dei punti fermi in squadra e dovrà individuare al più presto le pietre miliari della squadra e poi costruire il resto. Il playmaker è il ruolo più importante dell’intera squadra, se non hai un regista attento e con il sale in zucca difficilmente vai avanti. Se mi piace Marques Green? Spero che anche lui ritorni ad Avellino. Ma tutto penso si chiarirà in poche settimane”. (di Antonio Pirolo)