Basket Scandone, “finalmente” la sconfitta ma questa squadra andrà lontano

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Doveva accadere ed è stato meglio che sia capitato adesso, in un momento della stagione in cui nulla è perduto e niente è compromesso.

I play off sono temporalmente ancora lontani quindi meglio essere imperfetti ora, sbagliare e rimediare, piuttosto che farlo quando non sarà più possibile ritornare indietro per poi farsi prendere dai rimorsi e dai rimpianti.

La Sidigas Avellino, dopo la sconfitta rimediata a Torino contro la Manital dell’ex coach Frank Vitucci, vede arrestarsi a 12 vittorie consecutive la striscia vincente in campionato.

Certo, dopo i successi ottenuti contro squadre di gran lunga più titolate del team piemontese, quasi nessuno si sarebbe aspettato un passo falso della Sidigas proprio contro l’ultima in classifica.

C’è da dire che i 18 punti del team gialloblù non rispecchiano affatto la qualità e la tecnica del roster allenato da Vitucci che è stato costretto ad un’annata difficile e tormentata da problemi anche extra sportivi. La Manital Torino lotterà fino in fondo per restare in serie A e, siamo certi, qualora la società piemontese dovesse raggiungere l’agognata salvezza nessuno griderà allo scandalo.

Dyson, White, Mancinelli, Ebi hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione e giocatori dal grandissimo talento su cui poter puntare. La Scandone purtroppo ha dovuto far fronte ad un calo fisiologico che era prevedibile: Ragland, Cervi, Veikalas sembravano le brutte copie di quelle viste nelle ultime giornate di campionato. Leunen e Buva sotto canestro sono stati dominati in lungo e in largo dai più freschi lunghi di Torino; Ebi e White sono stati i padroni assoluti dell’area pitturata.

La poca lucidità nel gestire il gioco da parte di Green e Ragland ha portato a scelte affrettate in attacco dove tutti i giocatori si sono fatti prendere dalla frenesia: palle perse e tiri sbagliati le conseguenze della poca fluidità del gioco avellinese.

Ma ora non è tempo di piangere sul latte versato, il buon Pino da Cantù saprà risollevare la squadra e renderla ancora più forte e cattiva, la stessa squadra che si ritroverà in palestra nei prossimi giorni con l’umiltà che l’ha sempre contraddistinta e la voglia e la fame di vincere manifestatasi anche al Pala Ruffini di Torino quando, nonostante lo svantaggio accumulato era insanabile, i lupi si sono battuti fino alla fine dimostrando attaccamento ai colori biancoverdi. Con questo spirito e con questa tenacia questa squadra andrà lontano togliendosi altre grandi soddisfazioni nell’ultima parte del campionato.

Ritornando alla prima sconfitta dell’anno solare della Sidigas nulla da dire di più, ci può stare e sarà di gran lunga salutare per riprendere prontamente la corsa interrotta con maggiore concentrazione e grinta, e aprire un nuovo periodo di successi.

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