Manca davvero poco al secondo match consecutivo della Sidigas Scandone Avellino al Pala Del Mauro valevole per gara 4 della semifinale scudetto.
Una gara delicata e molto importante per il team di Sacripanti; vincere significherebbe impattare la serie nuovamente sulla parità e ripristinare i vecchi equilibri ma soprattutto darebbe una carica di fiducia non indifferente a Nunnally & CO. in vista di gara 5 che si terrà al Pala Bigi, giovedi 26 maggio.
Perdere, cosa che nessuno si augura dopo la brillante prestazione di domenica e i meccanismi di gioco ritrovati per i lupi biancoverdi, vorrà dire spostare l’inerzia della serie tutta dalla parte degli emiliani che potranno a loro volta sfruttare il fattore campo in gara 5 per chiudere definitivamente i conti e approdare in finale.
Si preannuncia un match molto combattuto ed equilibrato; la squadra di Menetti vorrà sicuramente reagire allo schiaffo ricevuto dal team irpino due giorni fa, Aradori, Polonara e Della Valle, il made in Italy della Grissin Bon, è pronto ad armare l’artiglieria per cancellare la brutta performance di gara 3. Deludenti,infatti, sono state le prove degli uomini più rappresentativi del team emiliano che ha potuto contare, nel primo match del Del Mauro, solo sull’appoggio di un maestoso Lavrinovic e del sempre verde Kaukenas, l’ultimo ad abbandonare la nave che affondava nell’ “inferno” biancoverde dell’impianto di contrada Zoccolari.
La Sidigas Avellino, dall’altra parte, deve ripartire da dove aveva smesso. Aggressività in difesa, che è stata l’arma vincente nell’ultima partita, e intensità di gioco in attacco cercando di limitare al minimo le palle perse e di sfruttare la presenza dei dinamici centri del roster di Sacripanti.
La coppia dei lunghi avellinesi formata da Buva e Cervi sta diventando un fattore davvero dominate in questi play off scudetto; ha una media di 31 punti a partita in 38 minuti giocati, pari a 0,81 punti al minuto. In più i due subiscono quasi 10 falli a partita e hanno una valutazione media di 32,3. Se a tutto questo si aggiunge il fatto che Reggio Emilia ha nelle rotazioni un lungo mancante, quel Veremeenko tanto rimpianto da coach Menetti, allora sì che questa è la strada giusta da seguire
La Scandone si dovrà aggrappare ai suoi giganti buoni per provare a bissare il successo di gara 3 e mantenere apertissimo il discorso qualificazione.
In un match così delicato, siamo certi che anche questa sera il pubblico reciterà la parte da leone. Un Del Mauro infuocato ha spinto i propri beniamini al successo pochi giorni fa e la stessa carica non mancherà neppure oggi quando è in ballo un pezzo importante di storia, quella storia che tutto il popolo biancoverde sogna di scrivere nelle pagine più belle della memoria.