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Basket Scandone, archiviare la Final Eight e riprendere subito la corsa

Dopo l’ovazione di ieri tributata dai tifosi biancoverdi verso i beniamini della Scandone Avellino, è giunta l’ora di mettere un punto sulla parentesi Final Eight e andare avanti.

E’ stata un’esperienza unica ed emozionante per la squadra biancoverde che dopo anni di delusioni, ha riassaporato di nuovo l’atmosfera dei grandi appuntamenti e delle roboanti platee.

La Final Eight di Coppa Italia ha rispolverato l’amore e l’attaccamento di tutta la comunità irpina nei confronti della beneamata Scandone ben rappresentata da atleti veri,pronti a lottare e a sudare la maglia in campo a prescindere dall’avversario che si ha di fronte, una mentalità vincente tutta cuore, grinta e tanto lavoro inculcata nel migliore dei modi dall’artefice del “miracolo” Sidigas: coach Pino Sacripanti.

Ma ora è tempo di voltare pagina e far tesoro di tutto quello che la Sidigas ha imparato durante la full immersion nella kermesse milanese. Si è parlato tanto in questi giorni di programmazione per il futuro, ebbene, per quanto ci sia rammarico e un po’ di amarezza per la finale persa contro la più forte e attrezzata Emporio Armani Milano, questa deve essere un punto di partenza per gli uomini di Sacripanti su cui costruire passo dopo passo, i successi futuri.

La Sidigas ora non può più nascondersi: è la nuova protagonista del massimo campionato di basket nazionale ed è per questo che andando avanti sarà vista con occhi diversi dagli avversari e per quanto ciò possa far onore alla troupe biancoverde; allo stesso tempo deve essere un incentivo in più  a fare sempre meglio, a non abbattersi quando ci saranno difficoltà da affrontare e a mantenere sempre i piedi per terra durante i grandi successi.

Il campionato presenta subito una sfida delicata, in trasferta, contro i campioni d’Italia di Sassari che non stanno attraversando un periodo particolarmente felice, quale occasione migliore per la Sidigas per riprendere immediatamente la corsa verso i play off e tornare a far tremare di nuovo le dirette avversarie.

Carlo Maria Imparato

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