Tempi duri per Dragan Sakota. L’allenatore dell’ Upim si trova a dover fare i conti con un’infermeria affollatissima che lo preoccupa non poco in vista del match contro Avellino. Se in Irpinia dunque tutti attendono con ansia il match per poter tributare finalmente il doveroso omaggio ai campioni d’Italia 2008, alla loro prima partita sul parquet amico dopo l’impresa di Casalecchio, lo staff della “Effe” non può che non essere preoccupato. L’esperto coach, già capo allenatore su panchine blasonate come quelle di Aris e Iraklis, sa di non poter perdere di vista lo scontro di domenica. “Dovremo concentrarci unicamente sul prossimo avversario – ha dichiarato Sakota – cercando di schierare anche la miglior squadra possibile. In questo momento siamo senza entrambi i centri. Oltre a Thomas che di sicuro non ci sarà, non credo che neanche Bagaric sia in grado di recuperare”. Buone nuove, invece, arrivano da Spencer Nelson, il quale è tornato a disposizione. Ovviamente, il cestista non sarà al 100%, come spiega lo stesso coach: “Lo reinseriremo in squadra, tenendo conto sempre che parliamo di un giocatore che è fermo da oltre tre mesi e che negli ultimi giorni ha svolto degli allenamenti parziali con la squadra. Dipenderà molto da lui, dalla sua intelligenza nel calarsi nel nostro gioco, ma di certo non potremo attenderci niente di particolare, se non l’aumentare le rotazioni dei lunghi suddividendo il minutaggio tra più giocatori vista l’emergenza”. Sabota, intanto, pensa a far migliorare l’intesa tra le sue punte di diamante nel reparto degli esterni, con Forte che appare ben diverso dai tempi di Siena. Il talento è quello, ma sembra che il cestista sia maturato molto anche in termini di mentalità e comprensione del gioco. “Quando sono arrivato – ha raccontato il coach dell’Upim – ci siamo trovati per un certo periodo con il solo Lamma in campo per tutta la gara, Jenkins infortunato e Forte che ancora doveva arrivare. Sistemato il pacchetto di esterni, purtroppo abbiamo il problema sui lunghi. La mia non è una lamentela, non è mia abitudine – ha continuato Sabota – peccato però che questi nuovi problemi ci abbiano impedito di continuare a lavorare a fondo sulla squadra come stavamo facendo”. Infine il guru delle “Effe” non si esime da un commento sull’Air di Avellino, ed è tutta musica per le orecchie di Righetti e Compagni: “Per loro parlano i risultati: La vittoria della Coppa Italia, ed oltre un mese senza sconfitte, vale a dire un grandissimo momento di condizione, magari col vantaggio finora che, non avendo disputato le coppe europee, la preparazione sia tecnica che fisica di ogni partita è potuta essere più accurata. Sono il primo a dire che il Montepaschi resta la squadra dalla qualità più alta, ma mentre quando siamo andati là Siena non attraversava il suo momento migliore, reduce da due sconfitte in fila per poi subirne altre dopo, ora sappiamo di andare ad Avellino proprio nel momento in cui è la squadra più in forma. Starà noi riuscire ad essere competitivi in campo”.