Basket, pronostici rispettati in gara-1 dei playoff scudetto

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trento sidigas avellino
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Si sono giocati gli incontri di gara-1 dei playoff di basket in Serie A e il seeding è stato rispettato.

Per Milano e Trento è buona la prima. Parte senza sorprese la lunga volata per il tricolore: l’EA7 campione d’Italia si aggiudica in scioltezza gara-1 dei quarti di finale contro la Granarolo Bologna per 90-67. Meno facile invece la vittoria della Dolomiti Energia, che soffre l’impatto nei play-off contro Sassari ma poi si impone 81-70. Gara-2 (la serie è al meglio delle cinque partite) si giocherà mercoledì ancora al Forum di Assago e al PalaTrento. Martedì sera partono le sfide nella parte bassa del tabellone: Venezia-Cantù e Reggio Emilia-Brindisi.

La sfida di Milano, classicissima del basket italiano, è in equilibrio solo nei primi 10′, che l’EA7 – comunque sempre avanti – chiude sul 20-18. A fare la differenza il parziale di 15-2 nel finale del secondo quarto che porta le due squadre all’intervallo lungo sul 48-28. Bologna prova poi a rientrare e si riporta anche a -9 sul 54-45 ma la squadra di Banchi controlla senza difficolta. Grande protagonista Hackett, autore di 15 punti, conditi da 7 rimbalzi e 6 assist. Bene anche Gentile, che chiude con 16 punti, 4 rimbalzi e 4 assist. A Bologna non bastano i 16 punti di Gaddy e i 15 di Fontecchio.

Anche Venezia e Reggio Emilia rispettano i pronostici in gara 1 dei quarti di finale play-off piegando, rispettivamente Cantù (79-70) e Brindisi (78-76). Gli emiliani, però, hanno davvero tremato: sono stati costretti a risalire da -23 e hanno agganciato i rivali solo a 2’ dal termine. Gara 2, sempre a Venezia e a Reggio, è in programma giovedì sera.

Cantù resiste un tempo a Venezia prima di cederle il passo in gara 1 dei quarti. I brianzoli partono forte (10-18 al 7′, 18-27 al 13′) grazie alla supremazia al rimbalzo e alla buona serata di Johnson-Odom (22 punti alla fine), che sopperisce ampiamente alla brutta prova della stella Metta World Peace. Venezia reagisce con carattere e, trascinata da Aradori, piazza un break di 16-3 in 3’30” che la rimette in carreggiata. La svolta in avvio di ripresa. Grazie alla precisione al tiro (53% finale, con il 50% nel tiro da 3), la squadra di Recalcati mette le mani sulla partita, volando fino a +16 (61-45 al 26′). Sacripanti prova ad alternare le soluzioni per arginare la buona vena dei veneti ma con scarso risultato. Venezia sfrutta le numerose alternative offerte dalla panchina lunga e sigilla, in pratica, il successo con Nelson che, al 34’ chiude i giochi siglando la tripla del 76-59.

Reggio Emilia soffre le pene dell’inferno per rispettare i pronostici in gara 1 dei quarti contro Brindisi. I pugliesi dominano a lungo, ma si fanno superare proprio in vista del traguardo. Match-winner della gara un costante e solidissimo Lavrinovic aiutato da Della Valle, orribile per tre quarti e semplicemente straordinario nel finale. I pugliesi partono determinati e al 6′ guidano 11-4 con Pullen e Mays in evidenza. Ai padroni di casa manca la grinta e l’Enel ne approfitta per salire fino al 30-7 al 10’. Reggio dà cenni di risveglio solo in avvio di secondo quarto (parziale di 7-2), ma a Brindisi riesce tutto a meraviglia e al 15’ è ancora sul +23 (37-14).

La squadra di Menetti tiene (-18 all’intervallo) e al rientro dagli spogliatoi torna in campo trasformata: in 90” piazza un 9-0 e riaccende il PalaBigi. L’onda biancorossa prosegue e dopo 3′ la Grissin Bon rientra di fatto in partita riducendo il margine a -6. E’ l’inizio di una nuova partita con Cinciarini che veste i panni del leader segnando due “bombe” consecutive che rimandano Reggio a -4. Sulla sponda brindisina c’è pero un Pullen implacabile che permette ai suoi di chiudere il terzo quarto con 10 lunghezze di margine. Sono due magie di Della Valle dalla lunga, più un tiro libero ad aprire gli ultimi 10’. Reggio impatta (65-65) e da quel momento si lotta punto a punto. Grazie al suo giovane con l’aiuto di Kaukenas, i biancorossi infilano un parziale di 9-2 che li porta per la prima volta a condurre a 2′ dalla sirena. La gara si decide dalla lunetta nello stillicidio dei falli sistematici. Reggio è più precisa di quel tanto che basta e Pullen fallisce il tiro della vittoria all’ultimo secondo.

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