Avellino – “Il mio primo pensiero va a Siena, una squadra di grandi persone che ha regalato all’Italia successi importanti in campo internazionale”. Così coach Cesare Pancotto commenta la sfida vinta da Avellino contro i campioni d’Italia di Siena.
“Ventotto punti dalla panchina dimostrano che la disponibilità e il sacrificio che hanno messo i ragazzi per questa vittoria è encomiabile. Abbiamo sofferta all’inizio l’impatto fisico di un team di Eurolega, poi abbiamo sopperito con una grande difesa. Contro, sottolineo, un top team in Europa”.
“Troviamo dentro la nostra organizzazione tutti i valori tecnici in difesa ma anche in attacco, con i nostri play, Jaka e Hunter. Ivanov ha buttato via le stampelle e ha fatto una partita maiuscola”.
“Non siamo ancora salvi – dice Pancotto – Non possiamo mollare adesso e non lo vogliamo fare. Possiamo dimostrare di essere migliori. E’ un mese che abbiamo uno o due giocatori fuori, queste sono le motivazioni. Mi piace pensare che la vita è graffiare: noi non aspettiamo l’onda per essere travolti, noi la buchiamo”.
“I giocatori in campo sono gli attori protagonisti. Io cerco di fare meno danni possibili. Siena è un team che crea molto dal perimetro e noi oggi abbiamo avuto una grande presenza, così come deve essere contro una squadra come Siena”.
“Undici anni fa mi definivano ‘vecchio’; oggi rileggendo quella nota posso dirmi orgoglioso. Io mi definisco un immaturo”.