E’ capitato anche ai più grandi atleti della storia dello sport mondiale di incappare in una giornata no dopo aver ottenuto un prezioso riconoscimento alla carriera per aver disputato un eccellente campionato o per essersi distinti per una particolare dote.
La sfilza dei nomi può essere davvero molto lunga, gente che ha sentito il peso del riconoscimento ed in campo ha mostrato la brutta copia del suo essere.
Questo però non è capitato a James Nunnally, la guardia americana della Sidigas Scandone Avellino che ieri sera è stato premiato sul parquet di casa del Pala Del Mauro dal presidente della Lega Basket Serie A, Egidio Bianchi, quale MVP della regular season.
L’atleta di San Josè ha sfoderato l’ennesima prestazione da far stropicciare gli occhi a tutti gli amanti della palla a spicchi. 32 punti, 5 rimbalzi e 3 assist per un totale di 32 di valutazione. E’ stato lui l’artefice del successo biancoverde sulla Giorgio Tesi Group Pistoia che ha letteralmente spianato la strada alla Sidigas Avellino verso la semifinale scudetto.
Ora basta un successo per la truppa di Sacripanti per essere matematicamente tra le 4 grandi del basket italiano.
Nunnally, ieri, ha realizzato il suo record personale di punti realizzati (32): il precedente era di 31 punti messi a referto nella partita giocata a Brindisi il 14/3/2016. Nunnally ha anche stabilito la sua miglior prestazione al tiro da due (8/10 – 80%) e ritoccato la percentuale totale al tiro (75%) con 8/10 da due e 4/6 da tre, la precedente era del 69% nella partita contro Trento del 1/11/2015 (4/6 da due e 5/7 da tre).
Insomma l’atleta a stelle e strisce ha confermato che il premio ricevuto è davvero tutto meritato. Con un Nunnally in queste condizioni è lecito per i tifosi irpini continuare a sognare, l’atleta statunitense sta dimostrando tutto il suo valore.
Mai nessuno avrebbe pensato che proprio il buon James avrebbe oscurato in qualche modo il ricordo di tale Devin Smith, il protagonista assoluto della beneamata Scandone nell’anno 2007/2008, quello della semifinale scudetto e della Coppa Italia conquistata dalla società allora cara al presidente Ercolino.
Ogni paragone è buono e ognuno potrebbe divertirsi a scommettere su chi dei due possa essere il migliore. Sta di fatto che alla distanza di ben 8 anni il popolo di basket avellinese si sta godendo un nuovo grande talento che di sicuro avrà davanti a sé un futuro roseo e ricco di grandi successi.
A distanza di 8 anni la Scandone è di nuovo tra le grandi del basket e questo grazie a Nunnally e a tutti quelli che hanno ideato e sposato il progetto di De Cesare & CO. Ora non bisogna fermarsi, la strada verso l’Olimpo del basket è ancora lunga ma questa Avellino non ha paura di nessuno.