Basket – Il prolungamento di Boniciolli apre il “Progetto Scandone”

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C’è voglia di programmare in casa Air. Gli entusiasmanti risultati di questo inizio di stagione hanno spinto il presidente Vincenzo e l’AD Luigi Ercolino verso un ulteriore sforzo organizzativo ed economico. Con il prolungamento del contratto di Matteo Boniciolli la società di piazza libertà vuol lasciare intendere che questa stagione non rappresenterà una ‘cometa’: l’Air non vuole recitare la parte della comparsa e cerca già da ora di studiare un progetto in grado di far si che i biancoverdi si attestino come una delle più belle e floride realtà del basket italiano anche negli anni a venire. A spingere la famiglia Ercolino verso il prolungamento sono state le intuizioni del coach, capace di pescare nel mercato estivo Green e Smith, di far rinascere un campione come Righetti e di assicurarsi la presenza di un centro di ruolo come Williams su cui appoggiare il team. Boniciolli, con estrema nonchalanche, ha investito grandi cifre sul mercato e i risultati al momento stanno dando ragione al triestino, con l’Air alle prese con la sua migliore stagione della storia, prossima alla conquista delle qualificazioni per la Coppa Italia e che aspira di diritto ad un posto tra le Top8 del nostro campionato a fine stagione. Si può finalmente parlare di un ‘Progetto Scandone’, costruito su una società ben definita e supportato da un entusiasmo sempre crescente. Per completare l’opera, come sottolineato dallo stesso presidente Ercolino, ci vorrebbe ora il rinnovo degli Usa che tanto stanno facendo bene ad Avellino: un operazione non semplice specialmente viste le cifre da capogiro che i colored irpini stanno tirando giù. Green sta confermando le parole di Luca Dalmonte, che in tempi non sospetti e dall’alto della sua enorme conoscenza cestistica definì il piccolo play di Phialdelphia “uno dei migliori playmaker d’Europa tra quelli di medio-alto livello”. Le quotazioni del folletto proveniente da St. Bonnaventure sono senza dubbio schizzate alle stelle e non sarà certo un operazione semplice far si che Green vesta la casacca biancoverde anche l’anno prossimo, in quanto quest’ultimo potrà richiedere a buona ragione degli aggiustamenti contrattuali ‘Alla Holland’. Stesso discorso per Devin Smith. L’ex Virginia ha dimostrato di giocare ad altissimi livelli sia nel campionato più difficile e bello del mondo, la Spagna, dove con una squadra di basso livello era comunque in doppia cifra di media, che in Italia, dove risulta essere il miglior marcatore per minutaggio della lega. Anche per lui, dunque, i circa 150mila dollari pagati quest’estate non basteranno certo l’anno prossimo. Discorso simile ma con qualche sostanziale differenza per Eric Williams. Il Big Man di Wake Forest era già considerato dallo scorso anno uno degli americani di maggior valore del nostro campionato inoltre la scarsità di giocatori di valore nel suo ruolo (Williams è un centro puro, sempre più merce rara sul mercato) fa già si che goda di un contratto più alto rispetto ai suoi colleghi Usa da poco in Italia. Confermare un trio di americani di questo livello sarebbe un’ impresa di prim’ordine per una piccola società come l’Air. A questo punto è necessario fare due conti: il presidente si lamenta spesso della mancanza di supporto dall’esterno e questo, accompagnato ad una gestione in più occasioni ‘allegra’ delle finanze e dei contratti, ha destato non poca preoccupazione in ottica futura. Per le prossime stagioni sarà fondamentale una gestione più accorta di ogni singolo contratto, sia per quanto riguarda i giocatori che per tutto ciò che è rappresentato dal ‘contorno’ di una squadra di basket. Il presidente, comunque, dall’alto della sua esperienza trentennale in campo imprenditoriale, è uno che difficilmente fa il passo più lungo della gamba. C’è molta confusione in questo momento su quelle che sono le reali potenzialità e i reali problemi economici alle spalle di questa Scandone, ma una cosa è certa: c’è voglia di fare bene, di programmare il futuro e di non dover ripartire da 0 ogni anno. Boniciolli, magari criticabile per altri aspetti, ha sempre fatto della continuità del lavoro e della volontà di cambiare il minimo indispensabile uno dei suoi dogmi principali. Una filosofia giusta e che si sta rivelando vincente. L’anno prossimo non va dimenticato che l’Air potrà contare su un pacchetto di italiani di prima scelta senza dover ricorrere al mercato. Radulovic, Righetti e forse Cavaliero, che ha un opzione sul suo secondo anno, saranno ancora una volta la spina dorsale di Avellino.

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