Entusiasmo e voglia di rivalsa: sono queste le due direttrici sulle quali muoverà la Sidigas Avellino del nuovo corso di Fabrizio Frates, il coach milanese chiamato al ‘capezzale’ della ‘beneamata’ biancoverde, fresca del divorzio con Frank Vitucci e Stefano Bizzozi.
Alla conferenza stampa di presentazione di Frates stamane al PalaDelMauro erano presenti tutti gli alti ranghi Sidigas, con a capo l’ing. Gianandrea De Cesare, e lo staff tecnico e dirigenziale con il diggì Antonello Nevola.
“MI SONO BASTATI 30 SECONDI PER DIRE SI'” – Entusiasta a dir poco il nuovo tecnico della Scandone. “Mi sento un ragazzino – ha detto Frates – Non mi aspettavo di essere contattato in questo periodo. Credevo che dopo i tre mesi passati in Cina la mia stagione fosse finita. Ma sono bastati trenta secondi per dire di sì ad Avellino”.
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Frates ha preso possesso pieno del gruppo da poche ore ed ha così analizzato la delicata situazione che sta vivendo la Scandone Avellino: “Stamane ho incontrato per la prima volta la squadra, li ho visti in sofferenza. E’ chiaro che non possiamo fare rivoluzioni, non voglio entrare a piedi uniti in una situazione difficile che è complicata già di per se. Ci attende una gara delicata e mancano solo tre giorni. Ho detto ai ragazzi di lasciarsi alle spalle tutto quello che è stato sinora”.
SQUADRA PREOCCUPATA – Per Frates “… tutti voglio fare qualcosa in più per reagire. Qualche giocatore l’ho già avuto in passate esperienze, come ad esempio Banks, Lechathaler e Cavaliero che con me a Montegranaro ha giocato la sua miglior stagione in A. Avverto che c’è sofferenza e preoccupazione, tengono molto alla causa, occorre alleggerire questa pesantezza che c’è nell’aria, pensare meno alle cose brutte anche perchè c’è tanto talento sia atletico che tecnico. Già a Desio ho visto una bella Avellino. Il problema è che questa squadra non ha espresso in continuità il proprio potenziale forse perchè c’è stata poca capacità di reagire e dunque, la squadra si è incupita e intristita”.
“PLAYOFF? CI CREDO, MA…” – “Obiettivi? Con la dirigenza non abbiamo parlato di traguardi ma di ricostruire uno spirito e la voglia di stare insieme. Miglioreremo sui dettagli, porterò qualcosa di mio in questo gruppo. Voglio far star bene i ragazzi insieme. Ho voglia di allenare, ho voglia di andare in palestra tutti i giorni. Avellino ha un potenziale che si può esprimere in tempi brevi. Playoff? Ci credo ma sono realista, potrebbe essere frustrante giocare non una gara per volta ma col piglio di arrivare a lottare per i playoff”.