Basket – Diener: “Bisogna reagire, altrimenti è dura rialzarsi”

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Avellino – Stando alle parole dei protagonisti,la sconfitta contro la Virtus Bologna ha lasciato più certezze che dubbi. Certo, nello spogliatoio c’è ancora tanta rabbia per come lo stop sia maturato e per i tanti punti gettati al vento in questo campionato, ma a detta di tutti contro le V-Nere si è rivista l’Air che può lottare con le prime 8 della classe. “Le cinque battute d’arresto di fila accumulate – dice Drake Diener fanno davvero male. Ne abbiamo parlato tra di noi, e vogliamo fermare questa striscia anche perchè altrimenti la nostra classifica potrebbe compromettersi definitivamente. Siamo delusi, ma contenti per come stiamo migliorando”.
Diener ha poi spiegato gli ultimi possessi dell’incontro: “Io marcavo Langford, che era davvero ‘caldo’. Sulla prima rimessa abbiamo difeso bene, poi mi sono trovato uno contro uno contro di lui. Mi ha bruciato sul primo passo e a quel punto sono stato costretto a far fallo. Lui è stato eccezionale nel siglare i due liberi, davvero freddo. Con pochi secondi sulla rimessa successiva ho provato a fare un coast to coast, ma Sharrod Ford è stato abile nel prendermi il tempo. E’ stato un finale davvero concitato, la logica conseguenza di una partita giocata punto a punto con quell’intensità”.
Il dato più preoccupante (e più significativo, la spiegazione di molte delle sconfitte punto a punto dei biancoverdi) resta quello dei tiri liberi. Se la Virtus va in lunetta 13 volte (con 9 tentativi a bersaglio) e l’Air solo 4 (con Crosariol, non proprio il ‘Billups’ della Scandone…) diventa molto più semplice spiegare la debacle. Diener è d’accordo: “Le partite punto a punto le vince chi nell’ultimo quarto ha maggiore capacità di trovare canestri facili. Loro sono stati più bravi. Dovrei rivedere la partita per dare una spiegazione corretta al perchè della nostra scarsa propensione a tirare liberi, non so dire se è un problema di spaziatura o altro. C’è da dire che essendo una squadra di ottimi tiratori a volte tendiamo ad accontentarci troppo della nostra abilità nel tiro dalla media o dalla lunga distanza. Ma personalmente – ha concluso – penso che abbiamo giocato meglio rispetto alle ultime gare, non ci resta che fare l’ultimo passo, ovvero essere più aggressivi e attaccare con più convinzione il canestro”.

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