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Basket Avellino, l’analisi: il capolavoro di Pino. Sidigas più forte delle avversità

Buva, l'mvp del match

La vittoria di Avellino contro Trento in casa non solo ha rilanciato le ambizioni della beneamata biancoverde ma ha rappresentato il miglior viatico per gli irpini in vista della preparazione all’importante sfida del prossimo turno quando capitan Blums e compagni affronteranno (sempre tra le mura amiche) i campioni d’Italia di Sassari.

Eppure, a sentire coach Pino Sacripanti, quella che ha preceduto la sfida contro i trentini non è stata una delle settimane d’allenamento migliori, con i soliti acciacchi – che hanno tenuto a riposo alcune delle pedine della Sidigas – e l’assenza di Benas Veikalas, volato all’improvviso sul mar Baltico per motivi strettamente personali (lutto, ndr) che lo hanno tenuto giocoforza lontano dalla tenzone in Irpinia.

Non a caso, il tecnico canturino di Avellino ha dedicato in primis i ritrovati due punti proprio al giocatore lituano, a testimonianza della solidità di un gruppo e di uno spogliatoio unito più che mai anche nelle avversità.

Contro Trento si è (finalmente) spezzata la striscia di risultati negativi consecutivi (era tre le sconfitte di fila).

Sacripanti a colloquio con gli arbitri

Coach Buscaglia, capo allenatore degli avversari reduci anche dagli impegni infrasettimanali di Coppa, aveva preparato per la serata di Avellino un match al top.

Ed è stato così che pronti-via, l’inerzia del match è andata subito nelle mani di Peppe Poeta e compagni.

La consapevolezza dei biancoverdi di Avellino è però cresciuta man mano, sin dal secondo quarto quando la palla è cominciata ad andare nel pitturato, nelle mani del croato Ivan Buva, rivelatosi poi alla fine l’Mvp del match.

Non più soluzioni di tiro solo dalla distanza (che pure hanno premiato la Sidigas contro Trento), ma tanta ricerca dell’extra pass e dello spostamento del gioco in profondità.

Da sottolineare la partita speciale di Giovanni Severini, gregario giovane per eccellenza che già contro Milano, contro un giocatore del calibro di Gentile (destinato a calcare il legno dell’Nba), aveva dimostrato di un essere un cagnaccio da difesa, capace di strozzare la manovra offensiva degli avversari, risultato non a caso tra i migliori di Avellino per plus/minus.

Giovanni Severini in difesa

L’artefice del successo deve però essere individuato solo in Pino Sacripanti che, avendo letto prima e meglio di tutti i temi tecnici della sfida, ha “sacrificato” Ricky Cervi – senza dubbio il più positivo di questa prima parte di stagione di Avellino – per dare spazio al “criticato” Buva (i rumors lo davano addirittura in odor di taglio, ndr) che lo ha ripagato con una prestazione eccelsa da 26 punti, ben 10 rimbalzi e 32 di valutazione.

Con il successo di Avellino è cresciuta tutta la squadra.

James Nunnally ha giocato la sua miglior gara in Italia (25 punti con un 5/7 da tre), così come evidenti sono stati i segnali di miglioramento di Maarten Leunen (straordinaria la sua visione di gioco nonostante il ruolo e la condizione fisica ancora non al meglio), di Janis Blums (sempre più esperto specialista della tripla) e di Taurean Green che ha chiuso la serata con 11 assist e 6 falli subiti.

Non c’è dubbio. La strada intrapresa è quella giusta anche se ci sarà ancora tanto da lavorare in palestra per arrivare preso alla condizione ottimale.

Il roster avellinese di quest’anno, allestito sì in ritardo ma con sagacia e ponderatezza da parte del duo Alberani-Sacripanti, non è secondo a nessun team (eccezion fatta per le corazzate Milano, Reggio Emilia, Sassari e Venezia).

Contro Sassari (lunedì 9 novembre) la prova del nove.

Di seguito alcuni scatti della sfida tra Avellino e Trento:

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