Basket Avellino, l’analisi: a Cantù uno stop che lascia interrogativi

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A Cantù la Sidigas Avellino ha rimediato un stop senza attenuanti di sorta.

Una sconfitta rimediata nell’ultima frazione di gara che, a differenza della sfida interna contro Sassari (pure persa di due punti), la Sidigas aveva approcciato con un sostanzioso bagaglio di 12 punti di vantaggio, svanito in un amen per il ritorno della formazione canturina.

Pur avendo superato nettamente per valutazione i brianzoli (così come contro Sassari), i biancoverdi hanno buttato due punti contro una formazione che è apparsa inferiore per classe ed esperienza.

Anche contro Cantù, Avellino ha infatti dimostrato poco carattere e scarsa energia per quelle che sono le reali caratteristiche dei componenti del suo roster.

Nei minuti che contano, capitan Blums e compagni spesso sono scesi in campo quasi disorientati, poco compatti e senza idee, dando così – dalla gara dell’esordio contro Pesaro (vinta) all’ultima contro Cantù – agli avversari la chance di rientrare.

I dolori e le lacune che sta patendo oggi la Sidigas Avellino affondano le radici in estate inoltrata quando il roster biancoverde è stato costruito (per carità, in maniera assai ragionata rispetto a quanto proponeva il mercato e il budget).

Non è emerso ancora un leader, un go-to-guy, un giocatore al quale affidarsi nei momenti più caldi del match. Il gap della preparazione cominciata in ritardo rispetto a tutte le altre formazioni del campionato è stato colmato; manca però quella cattiveria agonistica che Sacripanti sta chiedendo a gran voce da più giornate.

Fatta eccezione per Ivan Buva, il roster della beneamata biancoverde sinora non ha brillato se non in alcuni frangenti.

Leunen appare quasi disancorato dal ruolo che attualmente occupa in squadra, Green non sta rendendo come nelle aspettative (specie nella gestione dei possessi finali) e Acker è assai altalenante.

In un torneo di A così livellato si rischierà ancora di rivedere il finale di Cantù.

Dopo sette giornate il ruolino di marcia dei biancoverdi parla di due sole vittorie nella prima metà del girone d’andata (come tre stagioni fa con l’avvio di coach Valli in panchina).

Ecco perché qualcosa va rivista. Ed in tal senso, il diesse Nicola Alberani avrebbe cominciato a sondare il mercato alla ricerca di playmaker comunitario.

La Sidigas è disposta ad intervenire prima che si troppo tardi, anche perché le prossime sfide che attendono i lupi del basket (Brindisi in casa e poi back to back fuori a Bologna e Varese) saranno determinanti per il prosieguo della stagione di Avellino.

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