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Basket Avellino, Corbani: “Pino Sacripanti ha fatto la storia di Cantù”

Il coach dell’Acqua Vitasnella Cantù, Fabio Corbani, ha incontrato i giornalisti alla vigilia del match casalingo della sua formazione contro la Sidigas Avellino: “Ripartiamo dalla gara di Coppa che credo possa aiutarci a scendere in campo con la giusta aggressività nella partita di domenica. Dal punto di vista dell’intensità dovremo replicare ciò che abbiamo fatto nel terzo periodo contro gli Ece Bulls. Abbiamo girato il match mettendo la pressione necessaria sugli esterni. Questa potrà essere una delle chiavi della sfida con la Scandone. Avellino ha giocatori di esperienza in tutti i ruoli ed è una formazione ben assemblata e organizzata con tante qualità. I campani hanno talento e pericolosità offensiva, ma noi potremo contare su altre armi che sono il nostro modo di correre il campo e di aggredire la gara. La Sidigas avrà delle situazioni tattiche per cercare di contrastare il nostro piano partita, però credo che anche noi ci faremo trovare pronti. Spero che sia un bello spettacolo di pallacanestro. E’ ovvio che a noi serve che sia uno spettacolo vincente perché è ora di cominciare a raccogliere dei punti e questa è una sfida fondamentale”.

Si tratta di una gara speciale anche per l’ambiente visti i tanti ex. “Sicuramente Pino e Leunen hanno fatto la storia di questo club e sono parte integrante dei successi della Pallacanestro Cantù. Buva è un ottimo giocatore, con qualità importanti ed è reduce da due grandi prestazioni. E’ bello che possano tornare con una squadra competitiva e che vengano ben accolti dalla tifoseria e dalla città. Per noi rimane comunque Cantù contro Avellino e soprattutto una partita che vogliamo vincere”.

Ancora: “La Sidigas ha un pacchetto lunghi che ti costringe a collassare, ma ha anche degli esterni con delle importanti capacità realizzative. Le due ultime ottime prestazioni di Buva sono legate pure al fatto di non poter aiutare più di tanto perché le guardie poi ti puniscono. Il pacchetto lunghi sarà un fattore perché è bilanciato da una batteria di esterni pericolosi. Bisogna fare delle scelte. Solitamente si rischia lasciando maggior spazio a qualche giocatore per limitarne altri”.

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