Basket Avellino, contro Bologna la svolta emotiva della Sidigas 2.0

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Frates Banks
Frates Banks

Alzi la mano chi, domenica sera al Pala Del Mauro, non ha pensato: “Era la squadra a giocare chiaramente contro Vitucci…”.

E’ lecito dunque chiedersi oggi se il ritorno alla vittoria dopo cinque gare (ma l’ultima vittoria interna risale addirittura a dicembre) della Sidigas Avellino coincida o meno con l’avvicendamento in panchina tra Frank Vitucci e Fabrizio Frates.

Troppo presto per dirlo: il tecnico milanese ha preso pieno possesso del galeone Scandone soltanto da pochissimi giorni.

Conti alla mano, era però necessario cambiare timoniere e rotta. Per trovare una svolta, almeno emotiva.

L’atteggiamento visto in campo da parte degli uomini di Frates è stato improntato sin dai primi minuti a voler vincere la partita senza se e senza ma. Va detto però che la Virtus Bologna ci ha messo molto del suo per rendere il compito più agevole ad Avellino (si vedano ad esempio le 29 perse, ndr).

Sul piano strettamente tecnico, non ci sono stati miglioramenti evidenti ma, d’altra parte, sarebbe stato quanto meno curioso se fosse accaduto il contrario dopo solo tre allenamenti con il nuovo coach. Ma l’uso ricorrente del gioco a due tra play e pivot in attacco (aspetto più che altro legato all’arrivo del nuovo regista Marques Green), qualche cambio difensivo in più in fase di non possesso lasciano presagire positivamente per il finale di stagione.

E’ un dato di fatto però quello di aver voluto re-inserire Sundiata Gaines nel quintetto titolare, con l’ex Nets che – con il ritorno di Green ad Avellino – sarebbe stato condannato alla panchina. Sgravato dei compiti di playmaking, il giocatore originario del Queens ha reso molto di più e ha dimostrato sin da subito di poter essere universalmente utile al sistema di gioco della Sidigas Avellino.

Anche la scelta di tenere all’inizio Adam Hanga in panchina (straordinaria prestazione la sua contro le V Nere, ndr) – al di là delle condizioni di Ricky Cortese e Daniele Cavaliero – ha reso per quel che doveva, anche perché quella contro Bologna ha fatto segnare il record per quanto riguarda l’apporto avuto dalle seconde linee (34 punti).

Nel finale di gara la solita amnesia da ultimo quarto con l’exploit di Hazell che per poco non faceva gridare al miracolo.

I dettami o meglio, i piccoli dettagli che coach Frates ha portato e porterà nella Sidigas 2.0 sono stati ben accetti dal gruppo.

Ma saranno le prossime gare (due delle prossime tre in casa, ndr), a partire dalla sfida playoff di Roma, a dirci dove potrà arrivare la nuova Avellino.

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