Bologna – Sono salite a 5 le sconfitte consecutive della Scandone in quello che è un vero e proprio tour de force natalizio. Zagabria, Montegranaro, Olympiakos, Siena, Maccabi: team di livello contro i quali Avellino non è riuscita a raccogliere nemmeno un punto. E il calendario continua a non essere benevolo con i lupi, che domani saranno costretti a vedersela contro la Fortitudo Bologna nel mezzogiorno di fuoco del Paladozza. Un compito reso ancora più difficile dal cambio di allenatore in casa ‘Effe’. Il deludente avvio di stagione è infatti costato il posto a Dragan Sakota, al quale è subentrato Cesare Pancotto. Sin dalle prime dichiarazioni rilasciate dal Gm Zoran Savic e dallo stesso Pancotto è facile intuire quanta voglia ci sia per le aquile di tornare alla vittoria. La Scandone dovrà dunque essere capace di reggere mentalmente e agonisticamente l’aggressività dei locali, che cercheranno subito di partire forte. In verità, quello che più ha deluso della Scandone in questo avvio è stato proprio l’aspetto mentale, una incapacità di fondo di dettare i propri ritmi e imporre la propria presenza nel campo. Non a caso l’Air è squadra di parziali, pericolosamente incline a deconcentrarsi e a concedere agli avversari allunghi fatali.
AMERICANI A META’ – Il Paladozza intanto non ospiterà l’attesa sfida tra Qyntell Woods e Chris Warren. Il primo infatti ha riportato una distorsione tibio-tarsica alla caviglia destra, con distrazione parziale del legamento peroneo-astragalico anteriore. I tempi di recupero sono stimati in 20 giorni. Un brutto colpo per la Fortitudo, che però non ha certo problemi di talento. Il neo arrivo Dj Strawberry ha già dimostrato di essere uno scorer micidiale, mentre resta ancora tutto da scoprire Jamont Gordon, guardia dal fisico impressionante ma ancora troppo discontinua. E attenzione anche alle possibili sorprese tra le fila dei biancoverdi. Chris Warren potrebbe restare fermo (ufficialmente per un attacco febbrile) e dunque toccherebbe a Tamar Slay andare a completare il quartetto Usa con Diener, Best e Williams.
CERTEZZA GRECA – Le assenze del lungodegente Bagaric e di Lamma pesano come macigni sull’economia fortitudina, che proprio per sopperire alla carenza nel settore lunghi (l’americano Earl Barron, firmato in estate, non è mai giunto a Bologna) ha rispolverato Gregor Fucka ed è riuscita ad ottenere in prestito il forte centro ellenico Lazaros Papadopoulos, che è già una sicurezza. L’ex Real Madrid, con già un Eurolega conquistata da protagonista nella sua personalissima bacheca, è indubbiamente l’uomo che può cambiare il volto ad una Fortitudo piegata da un mercato estivo ricco di problemi, legati specialmente all’indisciplina dei suoi cestisti. Forte dopo vari screzi (e pare qualche mensilità non retribuita) ha firmato per Udine, Barron non è mai arrivato. Poi ci sarebbe il caso Slokar, che i bolognesi soffiarono in extremis proprio ad Avellino. A conti fatti un affare per i lupi, che ‘ripiegarono’ su Tusek. Al momento Marco è insieme a Best il migliore dei biancoverde, mentre Slokar è un oggetto misterioso di difficilissima identificazione.
OBBIETTIVO FINAL EIGHT – Ad Avellino i due punti in campionato servono come il pane per rilanciare una classifica tentennante e molto, molto compatta. Il torneo è decisamente più equilibrato rispetto a quello dello scorso anno e anche una sola vittoria può risultare decisiva in ottica di accoppiamenti e differenza canestri. La società non ha mai nascosto l’obiettivo di voler tornare a Casalecchio per difendere la Coppa Italia conquistata lo scorso anno e ora con il primo traguardo quasi sfumato (l’accesso alle Top16) diventa obbligatorio cercare un immediato rilancio in campionato.
NOTE- 16 incontri all’attivo tra Fortitudo e Avellino, 13-3 il bilancio in favore dei biancoblù. Avellino ha sbancato il Pala Dozza un’unica volta su otto precedenti, nella scorsa stagione. La partita sarà arbitrata dalla terna Mattioli, Giansanti, Mastrantoni. Il match sarà visibile su Sky Sport 2 con diretta a partire dalle 11.30. (gm)