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Basket – Air, dopo le polemiche parola al campo

Avellino – Settimana infuocata quella trascorsa in casa Scandone. Le dichiarazioni di Markovski, le dure prese di posizione della società (che ha appoggiato in toto l’allenatore) e qualche voce fuori dal campo che ancora si rincorre hanno scaldato un ambiente già bollente dopo la sconfitta con Cantù. Ma al “Del Mauro” dopo le polemiche (alunne legittime, altre davvero futili e stucchevoli) si è tornato a giocare a basket e ad allenarsi in vista della trasferta di Biella, un impegno difficilissimo e dal valore doppio. In palio non ci sono i due punti, non solo: c’è da dimostrare che la lezione è stata recepita, che i mesi di lavoro svolti per tornare ad occupare posizioni di prestigio in campionato non sono stati buttati al vento. L’accusa lanciata è stata chiara, senza mezzi termini, ed è stata recepita da tutto l’ambiente che ha fatto quadrato attorno al coach, apprezzando l’onestà intellettuale e la serietà del gesto. Ora spetta ai cestisti fare il loro compito.

GIOCO&INFORTUNI – Gli infortuni e i problemi di spogliatoio però possono essere solo una parziale giustificazione della terribile involuzione, dal punto di vista del gioco, subita dal team biancoverde. Sembra passata un’eternità da quando l’Air vinceva e stra-convinceva contro Treviso e Caserta, eppure si tratta di meno di un mese fa. Per la sfida con l’Angelico dovrebbero tornare abili e arruolabili Tusek e Cinciarini. Il primo, che ha inutilmente forzato il suo rientro con Treviso, potrà dare nuovamente sostanza e qualità allo spot di ‘4’ e garantire una migliore distribuzione del minutaggio tra i lunghi biancoverdi. Da valutare la condizione del secondo, specialmente se si considera che il ‘Cincia’ è un giocatore che fa della dinamicità e dell’aggressività una delle sue caratteristiche più distintive ed utili per l’Air.

BIELLA – Non inganni la posizione di classifica: l’Angelico di Luca Bechi è un team allestito con sapienza e competenza. I prossimi avversari hanno già dimostrato di poter vincere con Avellino (all’andata ci fu una clamorosa rimonta, una delle ‘ferite’ ancora non sanate nella stagione irpina) e di poter mettere in difficoltà chiunque. Transizione e corsa sono i marchi di fabbrica di Biella, che dalla sua ha un pacchetto di ali/lunghi atipici davvero interessanti. Tra questi spicca James Gist, atletone al primo anno al di fuori degli Stati Uniti: il colored viaggia ora ad oltre 12 punti (54% da 2, 44% da 3) e 5 rimbalzi di media, impressionando per doti fisiche e abnegazione sul parquet, caratteristica rara per un classe 1986. Attenzione anche alla pericolosità di un altro giovanissimo, Jerebko (1987), che domenica dopo domenica sta riuscendo a trovare – grazie alle sue ottime prestazioni – sempre più estimatori anche nei club di primissima fascia.

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