Avellino – Un turco “quasi” napoletano: Cenk Akyol, promessa del basket del paese della mezza luna, è stata una delle grandi scommesse estive in casa Air. L’infortunio alla mano l’ha frenato, ma ora il suo rendimento è in crescita, così come la comprensione dell’italiano, già di buon livello.
Cenk sottolinea la competitività del torneo italiano, in cui quasi tutte le gare non hanno un pronostico scontato, e parla con fiducia del match di domenica: “Non dobbiamo aver paura di affrontare Roma perché l’abbiamo già battuta all’andata. Sarà importante vincere per consolidarci in campionato e ricevere un buon abbrivio in vista dell’esordio in coppa Italia”.
Uno dei principali “comandamenti” sarà evitare i cali di concentrazione che spesso sono stati fatali. Una costante che, forse, va letta come logica conseguenza dell’impostazione complessiva di gioco, basata sul dinamismo e su ritmi spesso elevati: “Quando si affrontano squadre come Siena, Roma, Milano è necessario giocare con grande attenzione per l’intero arco della gara, bastano pochi minuti di deconcentrazione per rimediare parziali importanti”.
Affrontare roster costruiti per l’eurolega significa fare i conti con una differenza di taglia che il “vascellino” Scandone potrebbe patire, ma l’ala turca è ottimista: “La differenza fisica non ci spaventa, non penso che Roma sia migliore di noi”. Al rientro dopo l’infortunio, il cambio di numerazione ed il passaggio al “55” sono il segnale di un nuovo corso: “Nelle prime due-tre partite dopo lo stop non ho reso al meglio. Ora mi sento in forma e sto dando il mio contributo: penso che ci siano i margini di un ulteriore miglioramento ed è questo il mio attuale obiettivo”.
Nel disegno di coach Pancotto, Akyol è uno dei principali terminali offensivi nel tiro da oltre l’arco, vero tallone d’Achille degli irpini (l’Air è tredicesima con il 32,2%), in cui peraltro l’ex Efes è in netta ripresa (34,8% totale, ma 78% nelle ultime tre uscite). E anche su questo aspetto l’ala appare serena: “Ci alleniamo tutti i giorni sul tiro da tre, aspettiamo di raccogliere i frutti di questo lavoro”. Il campionato italiano e le prossime Final Eight possono rappresentare una vetrina importante, forse il definitivo trampolino di lancio per l’NBA? “La mia prima opzione è di restare in Europa, sono molto soddisfatto della mia sistemazione attuale. Il futuro prossimo lo vedo qui: voglio consolidare il mio gioco e solo successivamente potrei pensare al grande salto”. (di M. Roca)
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