Bancarotta Mcm Cotoniere, Lettieri condannato a tre anni e sei mesi

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AVELLINO- Tre anni e sei mesi di condanna per bancarotta fraudolenta all’ex presidente di Confindustria Avellino Gianni Lettieri, impegnato negli anni scorsi anche in politica per la corsa a Palazzo San Giacomo. Questa la decisione dei giudici del Tribunale Collegiale di Avellino presieduto da Lucio Galeota, che hanno riconosciuto la responsabilita’ penale di Lettieri e di altri due imputati, Annalaura Lettieri (condannata a tre anni e sei mesi) e Galgano Michele Arcangelo (condannato a quattro anni) per una parte delle accuse contestate dalla Procura di Avellino sul fallimento della “Mcm Manifatture Cotoniere Meridionali in liquidazione srl”. Il sostituto procuratore Vincenzo Russo aveva invocato al termine della sua requisitoria una condanna a cinque anni. I giudici del Tribunale Collegiale di Avellino hanno invece deciso di assolvere gli imputati “perché il fatto non sussiste” e “per non aver commesso il fatto” dalle accuse di bancarotta documentale e preferenziale e false comunicazioni sociali. Annamaria Mazziotti è stata assolta da tutte le accuse. Il collegio difensivo e composto dagli avvocati Francesco Picca, Gerardo Di Martino, Paola Tafuro. L’ accusa per cui arriva la condanna e’ quella di bancarotta fraudolenta patrimoniale che nelle loro vesti avrebbero dovuto impedire. A partire da Galgano Michele Arcangelo, liquidatore della società “Mcm Manifatture Cotoniere Meridionali in liquidazione srl” dichiarata fallita il 5 novembre 2015 e consigliere della Mcm Holding dal 2013. Annalaura Lettieri, come consigliere della Mcm Holding Spa dal 2013, Giovanni Lettieri in qualità di presidente del Cda della Mcm Holding Spa dal giugno 2013. Nel mirino dell’inchiesta della Procura di Avellino e della Guardia di Finanza erano finiti alcuni atti. A partire dall’accordo stipulato nell’ottobre del 2013 di quello che era stato definito “Accordo di Accollo Interno”, per cui sarebbe stata estinto il debito (una somma di quasi tre milioni di euro) della società fallita nei confronti della Mcm Holding senza però che gli altri obblighi nei confronti dei creditori venissero poi rispettati. Il ruolo di Gianni Lettieri sarebbe stato quello da presidente del Cda della Mcm Holding di recepire gli effetti contabili di quel negozio giuridico con la ratifica dell’accordo. Il difensore di Lettieri , Francesco Picca, nella sua discussione aveva rilevato come “Lettieri si fosse dimesso dalla holding il 13 febbraio 2014, 4 mesi prima che venisse approvato il bilancio e per cui non c’era il presupposto per imputare anche quella vaga formuletta del “non poteva non sapere”. Cosa ci dice il capo di imputazione? Ci dice attenzione: mediante recepimento del negozio giuridico. In particolare vediamo a pagina 7 non formando alcun rilievo nei bilanci della controllante ci parla di registrazioni contabili che giustificherebbe l’ avallo del presidente Lettieri. In quel periodo oltre a Confindustria era alla guida di diverse società”. Per la difesa di Lettieri quello prospettato nelle imputazioni era un “deserto probatorio” . La motivazione della sentenza sarà depositata entro novanta giorni.