Sabino Morano, partiamo dalle parole di Nello Pizza, che replicando al fronte anti-centrosinistra che si è coagulato, ha definito l’accordo tra lei, Luca Cipriano e Dino Preziosi “un’ammucchiata cialtrona”, cosa gli risponde?
Mi dispiace per l’amico Nello, generalmente persona gradevolissima e certe cadute di stile, di norma, non gli appartengono. Evidentemente non riesce a reggere lo stress da campagna elettorale, come quei pugili a corto di fiato che arrivati a un certo punto dell’incontro si rendono conto di stare per perdere e iniziano a tirare sventole a vuoto. Peccato perché avevo apprezzato molto il suo stile finora, ma per usare una citazione cinematografica d’altri tempi potremmo dire che “il giocatore si vede all’alba”, ma il candidato del centrosinistra sta dando l’idea di essere tutto meno che Minnesota Fats (personaggio della pellicola “Lo Spaccone”, ndr).
Resta il fatto che in caso di vittoria di Vincenzo Ciampi, il giorno dopo le elezioni il neo sindaco si ritroverebbe con un governo di minoranza. Davvero crede che si potrà amministrare la città con 13 consiglieri, visto che 18 saranno quelli di centrosinistra e Nadia Arace ha già ribadito di voler fare opposizione?
Innanzitutto voglio dire che ho apprezzato molto l’apertura di Ciampi, credo che si sia intrapresa la strada giusta per imprimere la svolta che necessita il capoluogo e di cui si sente forte l’esigenza. Per quanto riguarda la questione maggioranza, dico che se c’è una cosa di cui sono convinto è che i numeri si trovano sempre. In una situazione come questa, chiunque dovesse vincere il ballottaggio di domenica prossima dovrà cercare la maggioranza in un perimetro che va oltre il proprio schieramento, se vuole governare davvero e non semplicemente tirare a campare. In caso di vittoria di Pizza, la sua eventuale maggioranza mi sembra, per ragioni diverse che tra l’altro sono le stesse che hanno contrassegnato i cinque anni di sindacato Foti, altrettanto traballante.
Pensa che gli elettori di centrodestra la seguiranno in quest’indicazione di votare il Movimento 5 Stelle?
Non ho mai dato indicazioni di voto, ma lasciato libertà di scelta secondo coscienza. Abbiamo dato disponibilità a formare una Giunta con quanti vogliano dare discontinuità al governo uscente. Che è una cosa differente. Penso che il disastro amministrativo di questi anni più che dagli uomini che hanno ricoperto la carica di sindaco, sia dipeso dal blocco di potere rappresentato dal Partito Democratico che ha riversato le proprie dinamiche interne sulla vita di Palazzo di Città. Gli avellinesi pagano da anni il prezzo di una paralisi pesantissima a causa delle lotte interne alle fazioni del Pd. Per dare una speranza a questa città non resta che allontanare questo partito dal governo e solo in questo modo abbiamo una possibilità di farlo.
di Renato Spiniello.