Ballottaggio, la Lega sposa la linea Morano: “Figura garante per tutti noi”

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“La politica o, meglio, la buona politica rappresenta una speranza per i giovani, per le nuove leve, per quelli che rimangono in questo territorio difficile”. A dirlo è Giuseppe D’Alessio, 20 anni, coordinatore provinciale giovani della Lega.

“Il nostro impegno – aggiunge D’Alessio – è stato premiato in tutti i comuni della provincia di Avellino. Alle ultime politiche abbiamo raggiunto ottime percentuali dappertutto. A Calabritto, il mio comune, la Lega ha ottenuto addirittura il 16% di consensi. È stata la percentuale più alta registrata in Irpinia al momento, ma ci sono ancora grandi margini di miglioramento sui territori. Il nostro è un partito in forte crescita sia a livello nazionale che locale grazie alla fiducia accordata a noi giovani, alla democrazia interna e al ricambio generazionale della classe dirigente”.

D’Alessio, a livello nazionale così come ad Avellino si registra un calo di Fi e una crescita della Lega. Come spiega questa tendenza?

La Lega in provincia di Avellino e in città c’è, è presente con un coordinamento forte che ha lavorato bene. Il brand Matteo Salvini ha aiutato un po’ tutti da nord a sud. Il governo sta dando segnali forti e tutti insieme stiamo provando a sviluppare un progetto nuovo di reale cambiamento. Sono fiducioso sul nuovo assetto politico venutosi a creare. La politica sta cambiando grazie alla Lega e al Movimento 5 stelle che seppur partendo da posizioni ideologiche agli antipodi sono ad oggi i partiti più vicini alle esigenze del popolo italiano; due forze che si sono unite grazie a un contratto di governo e che per adesso stanno operando nel modo giusto. Bisogna essere fiduciosi e speranzosi sul nuovo scenario politico.

Domenica ad Avellino ci sarà il ballottaggio tra centrosinistra e M5s. Cosa è mancato al centrodestra in città?

È palese che le elezioni comunali sono diverse dalle politiche. Purtroppo il centrodestra al primo turno si è presentato diviso. Qualche partito e movimento di centrodestra ha voluto viaggiare da solo. Credo che al ballottaggio con la ritrovata unità si possa fare qualcosa per arginare la nuova avanzata del Pd. Il centrosinistra a mio avviso è ormai ai titoli di coda anche se nei nostri feudi ancora resiste purtroppo soprattutto tra sindaci, assessori e consiglieri comunali. Avellino sembra essere ferma agli anni ‘80. Si dipende ancora da qualche famiglia e da qualche vecchio politico purtroppo. La strada è ancora lunga, ma alcuni obiettivi sono stati realizzati e ci saranno altri traguardi da raggiungere. Purtroppo il contesto politico qui in Irpinia non è dei migliori. Credo, comunque, che la situazione ad Avellino sia recuperabile al ballottaggio. I primi nemici sono quelli del Pd, una sinistra omertosa che noi combattiamo in tutti i comuni, partendo dai più piccoli fino ad arrivare al capoluogo.

Quindi anche lei condivide la linea Morano…

Certo. A Morano mi lega un rapporto personale e di stima reciproca. A me sembrava l’uomo giusto per guidare la città di Avellino. Un uomo competente e persona perbene che ha fatto della passione politica una ragione di vita e che riesce a essere punto di riferimento e d’incontro per i partiti e movimenti politici del centrodestra. Una figura garante per tutti noi.

Qual è il messaggio che vuole dare ai giovani della sua terra?

Siamo i superstiti di un lungo nubifragio che ha allontanato i ragazzi dalla politica. Sappiamo benissimo che ci sono tantissimi non votanti tra le nuove generazioni. Dobbiamo avere il coraggio di essere protagonisti del nostro presente per togliere lo scettro a qualche dinosauro politico. La nostra deve essere una ribellione giusta, democratica e pacata. Sogno un ricambio generazionale anche nelle amministrazioni del territorio. È questa la forza di un partito: essere presente anche nei luoghi più remoti perché sappiamo bene che le comunità in cui non sono presenti i partiti diventano facile preda dei soliti volti noti che molto spesso prendono la tessera Pd per tutelare i propri interessi. Bobby Sands qualche decennio fa, dopo molti anni di ingiusta prigionia, disse: “Il nostro giorno verrà”. E questo è da sempre il mio slogan. Sogno la vittoria di un’idea rivoluzionaria anche nella mia terra.