Baiano – Nuova brillante operazione dei Carabinieri della Compagnia di Baiano che hanno dato esecuzione a cinque ordinanze di custodia cautelare ed una agli arresti domiciliari, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Avellino Daniela Cortucci, nei confronti di una banda che estorceva denaro approfittando dello stato di bisogno di decine di imprenditori, commercianti e famiglie in disperate. Il branco di strozzini concedeva prestiti usurai applicando tassi d’interesse pari anche al 600 per cento su base annua. Altre venti persone sono state denunciate in stato di libertà in quanto ritenute responsabili, a vario titolo, di usura, estorsione, riciclaggio di denaro e di beni mobili ed immobili, nonché di favoreggiamento personale. Il blitz è scattato in contemporanea a Baiano, Mugnano del Cardinale e Roccarinola. Sono stati rintracciati presso le rispettive abitazioni e condotti in carcere Mario Campanile 59enne di Baiano, Luigi D’Apolito di anni 56, Alfredo Tulino di anni 44, Andrea Rozza di anni 48, tutti di Mugnano del Cardinale, Crescenzo Miele 44enne di Roccarainola, mentre Raffaele Iodice, 57enne di Baiano, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. L’indagine, denominata “Golden Money” è iniziata nel gennaio 2006 a seguito di contatti “porta a porta” con commercianti ed imprenditori del Baianese e di Forino, nel corso dei quali gli investigatori hanno intuito che il titolare di un supermercato era sull’orlo del fallimento a causa dei debiti contratti. Gli usurai, approfittando dello stato di bisogno di imprenditori e commercianti in serie difficoltà economiche, proponevano prestiti di denaro considerevoli. Dal “finanziamento” veniva anticipatamente scalato l’importo della prima rata e degli interessi da corrispondere mensilmente. Ovviamente, oltre agli interessi le vittime dovevano restituire anche il “capitale” iniziale. Tra i casi più estremi è emerso quello di un impiegato di Baiano che doveva sottoporre ad un delicato intervento chirurgico la propria figlia quattordicenne: a fronte di un prestito di 5mila euro nel giro di due anni il debito è raddoppiato. Tra le vittime anche una giovane sposa che per assicurarsi un adeguato corredo e per acquistare l’abito nuziale è stata letteralmente travolta da un vortice di debiti a fronte di un prestito di poche migliaia di euro. Nella rete degli usurai sono incappati anche operai ed impiegati che alla fine del mese avevano difficoltà a far quadrare il bilancio familiare. In caso di ritardi nei pagamenti, gli interessi lievitavano e oltre all’incombenza monetaria scattavano gravi minacce, anche di morte ( … in alcuni casi concretizzatisi in ripercussioni molto violente, come accaduto ad un commerciante accoltellato in aperta campagna e lasciato agonizzare per ore). Durante l’intera operazione sono stati sequestrati assegni e cambiali del valore complessivo di circa 650mila euro, nonché diverse scritture contabili. I provvedimenti scaturiscono dal prosieguo delle indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Baiano e coordinate dal P.M. Vittorio Santoro della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino. Lo scorso anno, l’investigazione, aveva portato all’emissione di nove provvedimenti restrittivi. Il fenomeno dell’usura purtroppo è risultato essere molto radicato nel mandamento baianese: già nel febbario 2007 i Carabinieri della Compagnia di Baiano eseguirono nelle province di Avellino, Napoli, Salerno e Firenze dieci fermi di P.G. nei confronti dei membri di un’altra banda dedita all’usura a danni di imprenditori operanti nel settore edile ed agrario.
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it