Ignoti erano riusciti ad accedere abusivamente alla sua “home banking” ed effettuato ricariche su una carta di credito prepagata per un totale di circa 10mila euro. Un vera e propria truffa in piena regola è stata scoperta dai carabinieri della stazione di Baiano che hanno denunciato in stato di libertà un 25enne di origini nigeriane e residente in provincia di Torino.
Bloccato immediatamente il flusso, l’attività d’indagine condotta dai carabinieri ha consentito di acquisire inconfutabili elementi a carico del giovane che, mediante l’invio di alcune mail, aveva carpito le credenziali di accesso al conto corrente on line e trasferito il denaro sulla propria carta di credito.
Molti avranno certamente ricevuto qualche strano SMS o mail con richiesta di comunicare i dati per favorire una pseudo “verifica” in atto da parte della banca o dalle Poste.
L’Arma invita a diffidare da queste mail poiché certamente si tratta di tentativi subdoli di rubare letteralmente i dati personali.
Questa tipologia di mail è detta “Phishing”, termine che tradotto in italiano vuol dire letteralmente “pescare”. Ed è quello che i truffatori tentano di fare per accaparrarsi i dati segreti che i correntisti detengono.
In Italia i tentativi di raggiro sono stati effettuati verso i clienti di Poste Italiane e dei maggiori gruppi e Istituti Bancari, per cui è importante che tutti gli utenti prestino la dovuta attenzione.
Queste comunicazioni hanno l’aspetto di una vera e propria mail che la banca o Poste Italiane potrebbe inviare a favore di una “verifica” dei dati: l’obiettivo del testo è quello di invogliare l’utente a comunicare i propri dati che, però, non giungono al proprio istituto, ma a criminali che sfruttano le informazioni per prosciugare i risparmi.
Quindi è molto importante prestare le dovute attenzioni: le Banche e le Poste Italiane non effettuano mai la richiesta di dati sensibili tramite mail perché optano per vie di comunicazione dirette e meno soggette a truffe.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, invita i cittadini a sporgerne immediata denuncia qualora si ricevi tale tipo di mail.