Pasquale Manganiello – “È la vittoria di una squadra, non la mia. Oggi raccogliamo i frutti di 5 anni di lavoro ininterrotto fatto di sacrifici, di impegno e di presenza. E’ il risultato di una campagna elettorale perfetta iniziata attraverso l’allestimento di una lista di altissimo profilo, basata su di una organizzazione puntuale e precisa, pensata e realizzata magistralmente. Mi sento in dovere di ringraziare, quindi, i candidati per essersi spesi con generosità, tutti i volontari per l’impegno profuso e tutti gli elettori per la grande dimostrazione di affetto.
Quadruplichiamo quasi il margine di vantaggio di 5 anni fa in un momento storico in cui riconfermarsi rappresenta la condizione più difficile. Un abbraccio sincero a Mario Marino che si è battuto con valore ed alla sua squadra. Sarò il Sindaco di tutti, saremo una buona Amministrazione per la nostra Montemarano. Ora scappo a festeggiare! Ci concediamo qualche giorno di meritato riposo e poi di nuovo a lavoro.”
Così Beniamino Palmieri su facebook dopo il largo successo che lo ha visto prevalere sullo sfidante Marino. Il sindaco Pd, che durante la campagna elettorale ha ricevuto l’appoggio di molti esponenti di spicco del Partito democratico irpino, ha vinto con lo schieramento centrista con un largo margine: il 59,6% dei voti certifica l’ottimo lavoro svolto nello scorso quinquennio.
Big Bang Irpinia, l’area del Pd riconducibile all’onorevole Famiglietti, vince anche a Baiano dove Enrico Montanaro si riprende il Comune staccando Litto e Mascheri dopo mesi di polemiche. Già a mezzanotte i numeri davano ragione al primo cittadino uscente con una netta predominanza di voti per “Baiano Civica”. Un voto scosso dall’episodio accaduto intorno alle 20, quando un sessantenne avrebbe fotografato la propria preferenza. Quando si è capito che Montanaro risultava irraggiungibile per gli sfidanti, è esplosa la festa.
Palmieri a Montemarano e Montanaro a Baiano, grandi sostenitori dell’attuale segretario Pd, nonostante fossero a capo di formazioni civiche, confermano che a distanza di 5 anni i renziani della prima ora possono costituire un rilevante peso elettorale anche in viste delle partite che si giocheranno a livello politico nei prossimi mesi.