Axl Rose nuovo frontman degli AC/DC? Prepariamo il funerale dell’hard rock

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“Alcuni dicono che abbiamo tredici album e che sembrano tutti uguali. Non è vero. Abbiamo quattordici album che sembrano tutti uguali.” (Angus Young)

Sembra che ci siano conferme rispetto ai rumors che darebbero il frontman dei Guns N’ Roses (a breve la reunion della band) come nuovo cantante degli AC/DC in sostituzione a Brian Johnson. Ieri il sito di paparazzi TMZ ha infatti fotografato Axl che usciva dagli studios del gruppo australiano.

Johnson è stato recentemente costretto dal medico curante ad interrompere l’attività live a causa di gravi problemi all’udito.

La formazione, quindi, è alla ricerca di un sostituto – o di sostituti guest vocalist – per continuare il tour. Uno di questi potrebbe dunque essere Axl Rose. Nulla ancora è stato confermato né smentito.

Nel frattempo, i Guns N’ Roses hanno aggiunto una serie di date al loro tour estivo con la formazione originale quasi al completo con grande assente Izzy Stradlin.

La realtà è che anche per mostri sacri come Angus Young arriva il momento di appendere la chitarra al chiodo. Gli interessi economici e l’encomiabile passione per lo strumento di chi è un’icona della storia della musica non bastano ad insabbiare lo sfregio che un “matrimonio” di questo tipo lascerebbe sull’affresco rock’n roll dipinto negli ultimi 40 anni dalla “sua” band in giro per il mondo.

Tra le prerogative degli AC/DC c’è sempre stata la coerenza: un gruppo amato dai fan per una carriera costellata da successi e caratterizzata da una compattezza musicale mai contraddittoria. In ogni album, in ogni pezzo, sin dai tempi gloriosi di Bon Scott, abbiamo familiarizzato con l’indelebile anima di un rock basato su riff semplici e incisivi di ispirazione blues, con la doppia chitarra distorta in primo piano, con un cantato stridente e aggressivo, con testi e interpretazione scenica basati sullo stereotipo dell’uomo cazzuto, ribelle e “stradaiolo”, espressione del mondo legato a delinquenza, droga, alcool, soldi e prostitute.

Angus Young, sempre coerente con la sua uniforme da scolaretto, con la sua Duck Walk, con la sua entrata in scena con gli indici sopra la fronte a mimare le corna del diavolo, non merita di certo questo Axl Rose, costretto a tornare sui suoi passi e a chiedere la tregua a Slash per tornare sul palco, dopo le disastrose performance degli ultimi anni. Non lo merita il pubblico, non lo merita chi ha imparato a dare senso alla storia.

Il momento, prima o poi, arriva per chiunque. Scendi dal palco Angus, non rovinare tutto.

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