Ciao Ciao

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2001

L’Avellino fa “Ciao Ciao” alla terza serie battendo il Team Altamura e centra l’undicesima vittoria consecutiva. Festa grande al “Partenio-Lombardi” per i biancoverdi. Per alzare il trofeo, però, bisognerà attendere la Supercoppa con il sorteggio che potrebbe anche stabilire che i Lupi potrebbero tornare in campo, ancora in casa, già il prossimo sabato.

Fuochi pirotecnici e fumogeni al “Partenio-Lombardi” per salutare la Serie C. All’ultima giornata di regular season, l’Avellino affronta il Team Altamura — già salvo — schierando una formazione inedita, dando spazio a chi finora ha trovato poco minutaggio, come Manzi, ma anche Cionek e Marson. Prima del fischio d’inizio, pasillo de honor del team pugliese in omaggio ai biancoverdi capolisti. Mentre sugli spalti esplode la festa, sul terreno di gioco i Lupi si concentrano sul match. La prima occasione è però di marca ospite: Palermo Dutra scarica un destro potente da posizione defilata, ma trova sulla sua strada un attento Marson. Pochi minuti più tardi ci prova anche Rolando, sempre dalla destra: ancora una volta il portiere di casa si fa trovare pronto. Al 25′ arriva il primo morso dei Lupi: cross dalla destra di capitan Armellino e zampata vincente di Patierno, che insacca di forza battendo la resistenza della difesa avversaria. L’Avellino si sblocca e poco dopo trova anche il raddoppio: Lescano, bravo a finalizzare dopo una bella combinazione tra Palmiero e D’Ausilio, batte Pane con freddezza. Nella seconda frazione Biancolino inizia la girandola di cambi inserendo Rocca per Armellino e Cagnano per Frascatore. Dentro anche Palumbo per Sounas, così come Mutanda per Palmiero. Il tris però, nonostante svariati tentativi, in particolare di Panico e Patierno, non arriva. Arriva, però, all’ultimo minuto la rete dell’Altamura che fissa il risultato finale sul 2-1.

A fine la gara lo spettacolo continua con le maglie dei calciatori donate all’associazione “Per la Storia” Queste ultime verranno poi messe all’asta e l’intero ricavato sarà devoluto in beneficenza