L’Avellino vola e dal calendario un assist per la fuga

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di Claudio De Vito – Euforia no, entusiasmo sì perché di quello l’Avellino ne ha bisogno come il pane. Il rischio in questi casi come sempre è quello di esaltarsi, ma un gruppo che viaggia insieme da un mese scarso ha bisogno di essere coccolato e sentirsi importante per una piazza che vuole sbrigare in tutta la fretta la pratica Serie D. Eppure vincere, e soprattutto farlo come contro l’Albalonga, aiuta a prendere confidenza con il doppio salto all’indietro dalla Serie B.

Impossibile pretendere ieri il vero Avellino – per il quale bisognerà attendere almeno metà ottobre – ma se l’Albalonga è stato allestito per competere almeno per i playoff allora qualche indicazione maggiormente indicativa rispetto a Ladispoli va presa in considerazione. Innanzitutto la forza di volontà di una squadra troppo brutta per essere vera nel primo tempo e tanto rabbiosa nella reazione della ripresa a tal punto da rovesciare tutto nei primi quattro giri di lancette post-intervallo. Un altro scivolone al Partenio-Lombardi i Graziani boys non se lo sarebbero perdonato.

Carattere che fa rima con crescita dal punto di vista fisico. Alle forze nervose infatti l’Avellino ha abbinato una progressione sul piano atletico. Su tutti, instancabile Nicola Ciotola che ha fatto il diavolo a quattro attaccando la profondità, allargandosi, venendo incontro per ricevere il pallone e trovandosi spesso in zone del campo non di sua competenza. L’ex Uesse incarna lo spirito combattivo e volitivo utile per il salto di qualità.

Sul piano fisico la luce, in fase difensiva invece l’ombra. L’Avellino continua a soffrire troppo dimostrando di essere ancora troppo poco affiatato e affidabile nelle retrovie. Evidente la scarsa comunicazione tra portiere e difensori che ha contribuito a cuocere la frittata servita all’attaccante dell’Albalonga Renan Pippi. Certi meccanismi vanno assimilati e stesso Santiago Morero, che si è preso la scena per il gol vittoria, non è esente da colpe in alcune letture difensive. E alle sue spalle Ettore Lagomarsini ha fornito finora poche garanzie.

Nonostante le lacune dovute in larga parte alla preparazione corta a tutti i livelli, l’Avellino vola a punteggio pieno a braccetto con Monterosi e Vis Artena e pregusta la fuga. I lupi saranno impegnati ad Anzio mercoledì in una trasferta non proprio proibitiva, mentre le altre due battistrada dovranno vedersela con Lupa Roma (Monterosi) e Ostiamare (Vis Artena), anche loro lontano da casa.

Lo strappo in vetta è possibile e la proiezione dice che può anche aumentare in virtù del fattore da campo da capitalizzare al massimo nel doppio turno casalingo successivo con Città di Anagni e Cassino. Con i pregi e i difetti del momento l’Avellino prova a scappare. Non ditelo però ad Archimede Graziani che conosce bene tutti gli angoli che nascondono insidie. Sarebbe un motivo in più per farlo arrabbiare. Ma probabilmente certi campionati vanno approcciati proprio come fa lui.

I voti all’Avellino vittorioso con l’Albalonga:

Lagomarsini 5; Patrignani 5, Morero 6.5, Mikhaylovskiy 6.5, Scarf 6 (37′ pt Tompte 6.5), Tribuzzi 6 (18′ st Buono 6), Matute 6 , Gerbaudo 7, Parisi 6 (34′ st Totaro sv); De Vena 6.5 (30′ st Acampora sv), Ciotola 6 (39′ st Ventre sv).