Nella giornata odierna si commemorano, in tutt’Italia ed all’Estero (per i carabinieri impiegati in missione di pace), le ricorrenze della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, del 76° anniversario della “Battaglia di Culqualber” e della “Giornata dell’Orfano”.
Per la circostanza, anche nel capoluogo irpino è stata celebrata la Santa Messa nella Chiesa del SS. Rosario, in corso Vittorio Emanuele, officiata dal Vicario Episcopale Don Vincenzo De Stefano, alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Massimo Cagnazzo, di una vasta rappresentanza dei Carabinieri della provincia, in uniforme e accompagnati anche dai loro familiari, delle vedove e degli orfani dei militari deceduti in servizio nonché dei familiari delle “vittime del dovere”. Il tutto in una solenne cornice composta da Carabinieri in Grande Uniforme Storica ai lati dell’altare, impreziosita dalla presenza di una rappresentanza dei carabinieri in congedo, aderenti alle molteplici sezioni territoriali dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo.
La celebrazione odierna ha visto la partecipazione di S.E. il Prefetto di Avellino Dr.ssa Maria Tirone, del Vicepresidente della Provincia di Avellino Dr.ssa Caterina LENGUA, del Sindaco della Città di Avellino Dott. Paolo Foti, del Procuratore della Repubblica di Avellino Dott. Rosario Cantelmo, del Questore di Avellino Dott. Luigi Botte nonché di numerose altre autorità civili, politiche, militari, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali.
La messa è stata accompagnata dalle splendide note musicali e dal soave canto dell’associazione corale “Hirpini Cantores”, coro ufficiale del Santuario di Montevergine che, con la propria partecipazione, ha voluto fare graditissimo omaggio all’Arma di Avellino.
Al termine della messa è intervenuto il Colonnello Cagnazzo che ha commemorato i Carabinieri di Culqualber, per il valoroso slancio nel corso della battaglia di cui oggi si ricorda l’anniversario, affermando che oggi è un giorno di festa ma anche di riflessione su molti aspetti dell’essere Carabiniere, sui valori di ogni uomo con gli “alamari” il quale, credendo profondamente nell’impegno di mettere la propria vita al servizio del cittadino, ha scelto di indossare la gloriosa divisa che significa Fedeltà, Onore, Dovere, Coraggio, Sacrificio e molto di più per ciascun Carabiniere che vive, con intima convinzione, il senso della quotidiana missione al servizio della comunità. Il Comandante Provinciale ha voluto inoltre ricordare i caduti nell’adempimento del dovere, eroi silenziosi che hanno immolato la loro vita.
La celebrazione della “Virgo Fidelis” risale al 1949, quando Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la ricorrenza al 21 novembre: data in cui la Cristianità celebra la festa liturgica della Presentazione di Maria Vergine al tempio ed anniversario della “Battaglia di Culqualber”.
Il 21 novembre del 1941, infatti, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta in occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.
Con la “Virgo Fidelis” oggi l’Arma celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, istituita nel 1996, che rappresenta per i Carabinieri e per l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri un’occasione di concreta vicinanza alle famiglie dei colleghi caduti, ricordando altresì i principi di fedeltà che hanno ispirato il loro sacrificio, illuminati dalla luce della “Virgo Fidelis”.