Avellino – “Il cittadino deve sapere”. Questo il titolo del volantino che i lavoratori Vigili del Fuoco del comando provinciale di Avellino hanno distribuito alla cittadinanza durante il percorso della manifestazione di protesta organizzata dalle O.S. di categoria. Leggendo tra le righe traspare la rabbia, la delusione, il voler trasmettere alla gente il proprio disappunto, il disagio per le condizioni di lavoro che vivono e che si riflette sulla capacità di rendere un soccorso utile efficace e professionale, ma per problemi legati alla oramai cronica carenza di organico che affligge il corpo nazionale ed in particolare la provincia. Oggi hanno deciso di dirlo a tutti scendendo in piazza armati di megafono, fischietti campanacci e bandiere, giovani ed anziani, amministrativi e funzionari. “E ora che risolleviamo la testa riprendendoci la nostra dignità, – si legge nella nota trasmessa – dal trasformismo degli ultimi dieci anni, dal potere in mano ai prefetti che hanno una formazione diversa da quella che sono le esigenze del corpo nazionale. L’ultimo accordo con la Regione Campania – Ministero degli Interni prevede 9 milioni di euro da spendere in automezzi da dare in dotazione alla Protezione Civile e in comodato d’uso ai Vigili del Fuoco. Ma dei mezzi ancora non si ha un quadro della distribuzione e non c’è neanche un di documento informativo. Richiediamo uno scambio banche dati e attenzione sul territorio per favorire l’apertura dei distaccamenti volontari. Eppure di quello che oramai è il padre di tutti i mali: l’organico, non ne parla nessuno. La notizia che nel 2008 saranno stabilizzati 130 Vigili del Fuoco (in tutta Italia) resterà solo su carta? In particolare, al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, che rientra nel settore “sicurezza” del Paese, sono previste 130 unità che già lavorano con contratto a tempo determinato e che, nel corso del 2008, saranno assunte a tempo indeterminato. Tanto per dare un’idea al cittadino: oggi nella sola città di Napoli le 130 unità sono richiamate dal personale in organico per fare i doppi turni e sopperire così all’emergenza rifiuti che oramai si può considerare lavoro ordinario nel corso dell’ultimo decennio. Stanchi oramai di dare i numeri, tante le denunce e le diffusioni di notizie di lavoratori precari, a contratto a tempo determinato, che per un periodo di 20 giorni si sono alternati nei Comandi provinciali per consentire la normale ordinaria attività d’istituto. Noi siamo lavoratori, non intellettuali e forti dell’esercizio di questa pratica, quella del lavoro legato alla sicurezza, ci sentiamo di ribadire la necessità di consentire ai Vigili del Fuoco di esercitare il proprio compito istituzionale che nessun volontario potrà mai sostituire: il soccorso tecnico urgente ed il controllo delle attività relativamente alla sicurezza antincendio. Oggi i lavoratori del Comando di Avellino hanno deciso di rialzare la testa, riprendendosi la propria dignità, facendosi promotori di una battaglia conclusa con l’incontro in prefettura e l’impegno dell’UTG di convocare con urgenza un tavolo con gli addetti ai lavori”.
Redazione Irpinia
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